Nessuna deroga per la duplicazione del contributo integrativo nelle STP
di Barbara Marrocco di MpO & Partners<< Intervento che non può più essere procrastinato.
Ad oggi, tuttavia, risulta che le istituzioni siano “sorde” al problema. >>
Abbiamo qui riportato la considerazione contenuta nella chiusura del nostro precedente contributo “Il Bug Della Duplicazione Dei Contributi Previdenziali Nelle S.T.P. E Nelle S.T.A.” .
Considerazione che ha recentemente trovato una risposta ufficiale ma non nella direzione sperata.
Brevemente, ricordiamo che la questione riguarda il problema della ‘duplicazione’ del contributo integrativo in tutti i casi in cui i professionisti soci di una STP ricevano compensi dalla stessa STP per prestazioni poi fatturate al cliente.
Per superare tale problematica, il 5 febbraio 2020 l’Assemblea dei Delegati della Cassa dei Dottori Commercialisti (CNPADC) ha deliberato una modifica regolamentare prevedendo la decurtazione, dall’ammontare complessivo del contributo integrativo da versare, dell’importo del medesimo contributo riferito ai corrispettivi emessi dal professionista alla STP di cui è socio.
Tale delibera, tuttavia, non è mai stata approvata dai Ministeri vigilanti.
La risposta è arrivata di recente, per effetto di un’interrogazione parlamentare del 7.7.2022 presentata in Senato.