23 Marzo 2018

Niente reato se l’impresa è in crisi

di Luigi Ferrajoli
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È del 12 febbraio scorso l’interessante sentenza n. 6737 della Terza Sezione Penale della Cassazione che ha affrontato il tema dell’omesso pagamento di ritenute e imposte da parte dell’imprenditore che, stante la crisi aziendale e la mancanza di liquidità, si sente obbligato a corrispondere gli stipendi ai propri dipendenti per garantirne il sostentamento.

Nel caso specifico, un’imprenditrice era stata condannata dal Tribunale di Bergamo alla pena di un anno e sei mesi di reclusione per il reato disciplinato dall’articolo 10 bis D.Lgs 74/2000, per aver omesso, quale legale rappresentante di una S.p.a., di versare le ritenute risultanti dalle certificazioni rilasciate ai sostituiti entro il termine per presentare la dichiarazione annuale del sostituto d’imposta per l’anno 2009, per un importo totale di euro 873.371,95.

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Accertamento: le principali violazioni penalmente rilevanti e gli strumenti di difesa
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