6 Dicembre 2016

Niente spesometro solo per i piccoli agricoltori di montagna

di Luigi Scappini
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La conversione nella L. 225/2016 del c.d. decreto fiscale, il D.L. 193/2016, e in particolare le previsioni contenute nell’articolo 4, rappresenta, calando l’analisi al solo comparto agricolo, un esempio di mancato coordinamento normativo con il quale il professionista deve confrontarsi.

L’articolo richiamato, come noto, sostituendo integralmente l’articolo 21, D.L. 78/2010, di fatto, appesantisce gli adempimenti in capo ai contribuenti e quindi, di riflesso anche quelli dei professionisti, modificando le tempistiche di invio del cd. “spesometro”, la comunicazione dei dati delle operazioni effettuate e ricevute nel corso dell’anno da parte del soggetto passivo Iva, adempimento introdotto, come affermato nella Relazione illustrativa di accompagnamento, con il fine di contrastare le frodi Iva.

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Le problematiche fiscali in agricoltura
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