4 Aprile 2019

Nota di variazione Iva in caso di risoluzione di contratti per prestazioni periodiche

di Marco Peirolo
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Con la nuova formulazione dell’articolo 26 D.P.R. 633/1972ad opera della L. 208/2015 (Legge di Stabilità 2016) e della L. 232/2016 (Legge di Bilancio 2017) è stata appositamente disciplinata l’ipotesi della variazione in diminuzione da operare per i contratti ad esecuzione continuata o periodica risolti a seguito dell’attivazione, da parte del cedente/prestatore, della clausola risolutiva espressa collegata al mancato pagamento del corrispettivo da parte del cessionario/committente.

L’ipotesi ricorre frequentemente in molti settori industriali, come in quelli delle forniture di energia elettrica, gas, servizi telefonici, servizi televisivi, ecc., nei quali le imprese emettono le fatture prima del pagamento del corrispettivo e si trovano, quindi, ad anticipare all’Erario l’imposta addebitata ai clienti in via di rivalsa. Tali imprese devono gestire una mole considerevole di mancati pagamenti per importi unitari il più delle volte contenuti e si trovano a subire notevoli oneri finanziari per il fatto di dover versare un’imposta che non hanno potuto ribaltare sui clienti.

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