29 Marzo 2017

Novità in vista per i servizi digitali e le vendite a distanza di beni

di Marco Peirolo
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In un precedente intervento è stato evidenziato che la proposta di Direttiva COM (2016) 757, con effetto dal 1° gennaio 2021, estende il regime speciale del MOSS, attualmente previsto per i servizi elettronici resi da soggetti stabiliti nella UE, ma non nel Paese membro di consumo, alle cessioni intracomunitarie di beni “a distanza”. Le soglie al di sotto delle quali l’imposta resta dovuta nel Paese membro in cui ha inizio la spedizione o il trasporto sono eliminate, in quanto fonte di distorsioni nel mercato unico, ed è introdotta una soglia di 10.000,00 euro per le microimprese, sino al raggiungimento della quale le cessioni soggette al regime speciale sono soggette a Iva nel Paese membro del cedente. Tali modifiche hanno effetto dal 1º gennaio 2021 siccome richiedono disposizioni di applicazione dettagliate, oltre che adattamenti al sistema informatico di registrazione e di dichiarazione e pagamento dell’Iva.

Invero, l’estensione dell’attuale MOSS non è limitata alle vendite a distanza intracomunitarie di beni materiali, perché la proposta di Direttiva ne prevede l’applicazione anche ai servizi diversi da quelli digitali e alle vendite a distanza di beni provenienti da Paesi terzi.

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