Nuovi Accordi per l’innovazione al via dall’11 maggio
di Debora ReverberiFra gli strumenti atti a incentivare e finanziare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevante impatto tecnologico, secondo direttrici innovative coerenti con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Unione Europea, spiccano gli Accordi per l’innovazione, istituiti con D.M. 01.04.2015 e modificati dapprima con D.M. 24.05.2017 e in ultimo con D.M. 31.12.2021.
Gli Accordi per l’innovazione, diretti al sostenimento di grandi progetti di R&S, sono stipulati dal Ministero dello sviluppo economico con i soggetti proponenti ed eventualmente con le regioni, le province autonome e le altre amministrazioni pubbliche sottoscrittrici di specifici accordi quadro.
Nell’ambito di tali strumenti sono concesse agevolazioni sulla base di una procedura valutativa negoziale, secondo quanto stabilito dall’articolo 6 D.Lgs. 123/1998 e ss.mm.ii., nella forma del contributo diretto alla spesa ed eventualmente del finanziamento agevolato entro i seguenti limiti (suscettibili di incremento in caso di progetti congiunti):
- il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi di ricerca industriale e al 25% dei costi di sviluppo sperimentale;
- il finanziamento agevolato, laddove richiesto, nel limite del 20% dei costi ammissibili.
Il D.M. 31.12.2021 ha ridefinito la procedura valutativa negoziale in ottica semplificativa, prevedendo, per i soggetti proponenti, l’immediata presentazione della domanda di agevolazioni e del relativo progetto definitivo anziché di una proposta progettuale di massima, in modo da ridurre i tempi di effettiva concessione: la procedura “one step” comporta dunque una sola valutazione di natura tecnica, direttamente sul progetto definitivo.
L’iter di accesso alle agevolazioni prevede, in estrema sintesi, i seguenti step:
- presentazione al Mise della domanda di agevolazioni corredata della scheda tecnica, del piano di sviluppo del progetto e, nel caso di progetto congiunto, del contratto di collaborazione;
- istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata;
- in caso di esito positivo delle valutazioni istruttorie, definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche;
- presentazione della documentazione utile alla definizione del decreto di concessione.
I soggetti destinatari dello strumento sono le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, esercenti le seguenti attività:
- industriali;
- agroindustriali;
- artigiane;
- servizi all’industria;
- ricerca.
I progetti possono essere presentati in forma congiunta da un massimo di 5 co-proponenti, compresi organismi di ricerca e imprese agricole, queste ultime esclusivamente per i progetti afferenti le linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”.
I progetti finanziabili nell’ambito degli Accordi per l’innovazione sono relativi ad attività di Ricerca industriale e Sviluppo sperimentale da realizzare sul territorio nazionale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti tramite lo sviluppo delle Key Enabling Technologies (KETs), nel rispetto delle seguenti caratteristiche:
- ammontare minimo di spesa pari a 5 milioni di euro;
- avvio successivo alla presentazione della domanda di agevolazione e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data di sottoscrizione del decreto di concessione;
- durata compresa tra 18 mesi e 36 mesi;
- ambito innovativo afferente una sola delle Aree di intervento del Programma “Orizzonte Europa”.
Le tecnologie abilitanti fondamentali, come riportate nell’allegato 1 D.M. 31.12.2021, sono le seguenti:
- Materiali avanzati e nanotecnologia
- Fotonica e micro/nano elettronica
- Sistemi avanzati di produzione
- Tecnologie delle scienze della vita
- Intelligenza artificiale
- Connessione e sicurezza digitale.
Le aree di intervento, riconducibili al secondo Pilastro “Sfide globali e competitività industriale” del Programma “Orizzonte Europa” e meglio definite all’allegato 2 D.M. 31.12.2021, sono le seguenti:
- Tecnologie di fabbricazione
- Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
- Tecnologie abilitanti emergenti
- Materiali avanzati
- Intelligenza artificiale e robotica
- Industrie circolari
- Industria pulita a basse emissioni di carbonio
- Malattie rare e non trasmissibili
- Malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà
- Strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata
- Impianti industriali nella transizione energetica
- Competitività industriale nel settore dei trasporti
- Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
- Mobilità intelligente
- Stoccaggio dell’energia
- Sistemi alimentari
- Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
- Sistemi circolari.
Le risorse finanziarie complessivamente stanziate per le agevolazioni ammontano a un miliardo di euro (di cui il 34% riservato alle regioni del Mezzogiorno), rese disponibili tramite l’apertura di due sportelli agevolativi con dotazione di 500 milioni di euro cadauno.
A partire dal 19.04.2022 sarà possibile la compilazione della documentazione sul sito web https://fondocrescitasostenibile.mcc.it, mentre l’apertura formale del primo sportello agevolativo è fissata l’11.05.2022 con invio delle domande, esclusivamente online, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10:00 alle 18:00.