3 Giugno 2022

Nuovi strumenti per finanziare l’aggregazione di studi professionali

di Riccardo Conti di MpO & Partners
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All’interno del nostro paese, il ricorso ad operazioni di M&A di studi professionali sta diventando una prassi sempre più diffusa. Le motivazioni alla base di questo fenomeno sono da ricercare nei principali vantaggi che queste operazioni, e, più in generale, le aggregazioni tra professionisti, comportano: raggiungimento di economie di scala e di scopo, espansione geografica, maggior visibilità del brand e condivisione del rischio. Il crescente sviluppo delle aggregazioni in Italia ha determinato un cambiamento degli attori che popolano il mercato professionale, ora caratterizzato dalla presenza di alcuni studi di grandi dimensioni, che, forti di un primo round di acquisizioni alle spalle, si pongono come obiettivo a lungo termine quello di diventare soggetti aggregatori su larga scala.

In parallelo è tuttavia da registrare l’innegabile inadeguatezza dei tradizionali strumenti bancari. Infatti, il canale del classico finanziamento si sta rivelando uno strumento non più adeguato ad operazioni di questo tipo, limitato da procedure e tempistiche lunghe, difficoltà nel riuscire ad ottenere i capitali necessari per finanziare gli investimenti iniziali e richiesta di garanzie personali per importi troppo elevati.

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