6 Dicembre 2014

Occhio al visto quando la contabilità è tenuta da altri

di Comitato di redazione
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Con l’obiettivo di contrastare il fenomeno legato alle compensazioni di crediti inesistenti, con la Legge di Stabilità 2014 il Legislatore ha esteso l’obbligo di apposizione del visto di conformità, in precedenza previsto per i soli crediti risultanti dalle dichiarazioni annuali Iva, anche per le compensazioni dei crediti concernenti le imposte sui redditi, le relative addizionali, le ritenute alla fonte, le imposte sostitutive delle imposte sul reddito e l’imposta regionale sulle attività produttive, qualora gli importi oggetto di compensazione siano superiori ad euro 15.000 annui.

Da un punto di vista procedurale, quanto alle regole da seguire per il soggetto che appone il visto di conformità sulla dichiarazione, nulla cambia rispetto all’apposizione del visto sulla dichiarazione annuale Iva, ma, nonostante siano passati ormai 5 anni dall’introduzione dell’obbligo, emergono ancora dubbi da parte dei Colleghi durante gli incontri di Master Breve in relazione alla situazione nella quale il visto di conformità viene apposto da parte di un soggetto terzo rispetto a quello che tiene le scritture contabili.

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