Padova: il 2021 è l’anno dell’arte
di Francesca Rampin – Copywriter e Content CreatorConosciuta da tutti come la città del Santo senza nome, del prato senza erba e del caffè senza porte, non si può di certo dire che Padova sia senza Arte.
La vera protagonista in questo 2021, l’anno della rinascita, è stata proprio lei.
“Fair Padua, nursery of arts” così la definì Shakespeare: la culla delle arti, anche se possiamo dire che, fino a questo momento, non era mai stata valorizzata come meritava, considerando il vasto e straordinario patrimonio nazionale con cui si trova a competere.
L’anno del riscatto è arrivato ed è proprio il 2021.
Sono diversi anni ormai che la città veneta ha scelto di riqualificare edifici pubblici e valorizzare lo spazio urbano cittadino e provinciale attraverso la street art, tanto che si moltiplicano sempre di più iniziative finanziate dal Comune, dalle associazioni patavine, ma anche dai privati cittadini.
L’anno scorso a Padova sono sorti il murales lungo più di venti metri dello street artist Tony Gallo in via Annibale da Bassano, realizzato grazie a un crowdfunding ideato dai ragazzi di Arcella Town, e la Wonder Woman dell’artista Alessio – B alta sette metri che si trova lungo una facciata dell’Ospedale.
Il 2021 è stato però l’anno del murales più grande d’Italia.
L’evento padovano Biennale Street Art Super Walls, tenutosi dal 5 al 20 giugno, ha coinvolto 39 artisti internazionali nella realizzazione di 35 grandi opere nella città e in otto comuni della provincia. In questa occasione, la superficie dell’impianto idrico comunale di via Bottazzo, alto circa quaranta metri, è diventata un’opera d’arte realizzata dal collettivo di artisti francesi La Crémerie.
Anche se non raggiunge alcun primato effettivo, degno di nota è il murales dell’artista olandese Judith de Leeuw. Lungo la parete dell’Ospedale di Padova sono rappresentati un uomo e una donna, i loro volti si nascondono in un abbraccio. Si chiamano Casper e Sanne e sono rispettivamente il fratello e la nuora di Judith e questo murales è il regalo di nozze per loro da parte sua. Casper ha chiesto la mano di Sanne subito dopo aver saputo che a lei era stato diagnosticato un cancro al penultimo stadio “Sai cosa? Sposiamoci il prima possibile, per essere sicuri che saremo presenti l’uno per l’altra”. Una settimana dopo erano marito e moglie. Oggi raffigurano l’amore e la vita nella parete di un Ospedale.
La notizia sensazionale arriva però il 24 luglio, quando i cicli patavini affrescati del XIV secolo vengono dichiarati ufficialmente patrimonio mondiale Unesco. I siti coinvolti in questo straordinario riconoscimento sono sette: la Cappella degli Scrovegni, la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani, Palazzo della Ragione, Cappella della Reggia Carrarese, Battistero della Cattedrale, Basilica e convento del Santo, Oratorio di San Giorgio e Oratorio di San Michele.
I siti sono stati uniti sotto il nome di Padova Urbs Picta ed effettivamente possiamo proprio dirlo: Padova è una città dipinta.