20 Novembre 2017

Partita IVA del cessionario UE fondamentale per l’esenzione

di Marco Peirolo
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La Commissione europea, con la proposta di Direttiva COM (2017) 569 del 4 ottobre 2017, intende superare l’attuale orientamento della Corte di giustizia in merito alla rilevanza esclusivamente formale del codice identificativo IVA del cessionario ai fini del riconoscimento dell’esenzione prevista per le cessioni intraunionali di beni.

Stando, infatti, all’interpretazione della Corte, se il requisito dell’identificazione ai fini IVA del cessionario non è soddisfatto gli Stati membri possono irrogare una sanzione amministrativa, senza tuttavia escludere il beneficio dell’esenzione stabilito dall’articolo 138, par. 1, della Direttiva n. 2006/112/CE, in base al quale “gli Stati membri esentano le cessioni di beni spediti o trasportati, fuori del loro rispettivo territorio ma nella Comunità, dal venditore, dall’acquirente o per loro conto, effettuate nei confronti di un altro soggetto passivo, o di un ente non soggetto passivo, che agisce in quanto tale in uno Stato membro diverso dallo Stato membro di partenza della spedizione o del trasporto dei beni”.

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La disciplina Iva delle operazioni intracomunitarie
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