25 Settembre 2014

Partite IVA: dal 1 ottobre F24 a zero con Entratel

di Fabio Garrini
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Il
1 ottobre scatta l’obbligo (quasi) generalizzato di utilizzo del modello
F24 telematico: dopo 8 anni in cui tale imposizione già interessava i contribuenti titolari di partita IVA, essa viene estesa (seppur con alcune differenziazioni) anche ai cosiddetti “privati”. Va però evidenziato come tale intervento provochi effetti anche a carico di chi possiede la
posizione IVA, in particolare con riferimento alla presentazione del modello
F24 a saldo zero che dal 1 ottobre dovrà necessariamente transitare tramite Entratel / Fisconline.
E’ quindi riduttivo affermare che dal primo ottobre l’obbligo telematico si estende ai privati: la nuova previsione ha degli effetti ben più ampi e porta con sé una
complicazione implicita che forse ad alcuni è sfuggita.
Come previsto dall’art. 11 c. 2 del D.L. 66/2014, dal prossimo 1° ottobre 2014 si estende in modo sensibile
l’obbligo di utilizzo del canale telematico per il pagamento dei modelli F24, che finirà per interessare anche i soggetti non titolari di partita IVA (che si è solito definire “privati”). Vi sono però importanti differenziazioni da verificare. I versamenti di cui all’art 17 del D.Lgs. 241/97 (i versamenti effettuabili tramite F24), sono eseguiti:
  • esclusivamente mediante i  servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, nel caso in cui, per effetto delle compensazioni effettuate, il saldo finale sia di importo pari a zero;
  • esclusivamente mediante i servizi telematici  messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e dagli  intermediari della riscossione convenzionati con la stessa, nel caso in cui  siano effettuate delle compensazioni e il saldo finale  sia  di  importo positivo;
  • esclusivamente mediante i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e dagli intermediari della riscossione convenzionati con la stessa, nel caso in cui il saldo finale sia di importo superiore a mille euro.
In pratica possono continuare ad utilizzare il modello
cartaceo solo i privati, con riferimento ai modelli F24 con
saldo inferiore ad € 1.000 che non presentano compensazioni. A questa fattispecie, vanno aggiunte quelle introdotte dalla C.M. 27/E/14, commentati sulle
pagine del presente quotidiano online: F24 predeterminato, utilizzo di crediti in compensazione presso gli agenti della riscossione, rateizzazioni in corso.
La norma stessa afferma – e la
Circolare 27/E/14 lo conferma – come rimangano inalterati tutti gli altri obblighi già previsti per l’utilizzo in compensazione dei crediti tributari:
  • Prima di tutto viene ricordato che i soggetti titolari di partita IVA hanno l’obbligo di utilizzo dei canali telematici (a scelta home banking o Entratel / Fisconline) per ogni versamento di imposte, contributi, premi o versamenti a favore di entri previdenziali da effettuarsi tramite F24.
  • Viene poi ricordato che è previsto un limite di € 5.000 per l’utilizzo in compensazione dei crediti IVA, al superamento del quale è sempre necessaria la presentazione tramite i servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline).
Tali vincoli vanno però
aggiornati con il nuovo obbligo introdotto dal D.L. 66/14, vincolo che si presenta generale e non limitato ai privati: la nuova previsione
non è infatti totalmente sovrapponibile a quella già presente dal 2007 per esercenti attività d’impresa e lavoro autonomo.
Per effetto delle nuove disposizioni normative introdotte,
tutti i contribuenti sono tenuti ad utilizzare
esclusivamente le modalità telematiche messe a disposizione dall’Agenzia per la presentazione del modello F24 in tutti i casi di delega con
saldo finale pari a zero.
Quindi, per esempio, l’imprenditore individuale che sino al 30 settembre poteva compensare tramite
home banking il versamento dei contributi INPS utilizzando a totale compensazione un credito IVA, dal 1 ottobre sarà tenuto a dotarsi, per la medesima operazione, di Entratel o Fisconline,
ovvero dovrà avvalersi del servizio messo a disposizione del proprio intermediario.
Un risparmio di costi per la collettività in termini di remunerazione per gli operatori finanziari, non certo per gli operatori che dovranno trovare una
soluzione più onerosa per l’utilizzo dei propri crediti.
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