Il Patent Box in Irlanda: la fine del Double Irish
di Claudio MelilloLe prime norme tributarie a carattere agevolativo in tema di intangible risalgono agli anni 70 e devono essere attribuite all’Irlanda, alla quale, subito dopo, ha fatto seguito la Francia.
L’Agenzia Irlandese delle Entrate ha pubblicato, recentemente, una guida pratica sul regime fiscale degli intangible, interamente dedicata al regime speciale per la tassazione dei redditi derivanti dalla proprietà intellettuale. La Knowledge Development Box (per semplicità, “KDB”) – questa la denominazione attribuita al regime agevolato irlandese – è stata introdotta dalla legge finanziaria 2015 e si riferisce al reddito prodotto da brevetti, software protetti da copyright e, nel caso delle aziende più piccole, altre proprietà intellettuali simili ovvero le invenzioni che potrebbero essere brevettate. L’introduzione di questo regime agevolato ha determinato l’eliminazione del c.d. Double Irish, un sistema che sfruttava il disallineamento tra la legislazione fiscale irlandese e quella statunitense, permettendo così a multinazionali (quali, per esempio, Google e Apple) di abbattere il livello di imposizione sui profitti derivanti dalle royalties.
Secondo la guida summenzionata, un’impresa ammessa al regime del KDB avrà diritto ad una detrazione pari al 50 per cento delle imposte calcolate suoi profitti. Sostanzialmente, i profitti derivanti dai brevetti, software protetti da copyright, o IP equivalente a un’invenzione brevettabile saranno tassati al 6,25 per cento anziché al 12,5 per cento (i.e., corporate tax rate irlandese).
Il regime agevolato si applica solo alle imprese che hanno investito in attività di ricerca e sviluppo, analogamente a quanto avviene in Italia.
La guida fornisce le definizioni delle società qualificate, delle attività qualificanti e dei profitti derivanti dallo sfruttamento del bene; inoltre, contiene dettagliate informazioni sui requisiti e sulla documentazione che deve essere presentata per chiedere le agevolazioni regolate dalla KDB.
L’introduzione del nuovo regime per gli intangible in Irlanda è avvenuta nel pieno rispetto delle linee guida OCSE e in osservanza del “nexus approach” disciplinato dall’Action Plan n. 5 del progetto BEPS, questo ha fatto sì che l’Irlanda fosse annoverata tra i primi paesi a uniformarsi alle raccomandazioni OCSE e, pertanto, tra i primi a introdurre un regime conforme agli standard internazionali.
L’Irlanda e la modifica introdotta dalla finanziaria 2015 hanno avuto un notevole impatto a livello internazionale in materia di tassazione agevolata delle royalties e la stessa ha operato, infatti, come precursore del regime internazionale agevolato.
A seguire, sulla scia di Dublino, anche altri paesi membri – tra i primi l’Inghilterra e tra gli ultimi l’Italia – hanno provveduto a modificare la normativa domestica in materia degli IP Regimes, rendendola conforme all’Action Plan n. 5 del progetto BEPS e introducendo norme a favore delle PMI nazionali che investono in attività di ricerca e sviluppo.