Per il 2013 nessun taglio alle detrazioni fiscali
di Luca Mambrin
Con il comunicato stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 21/01/2014 il Governo ha annunciato che provvederà con apposto provvedimento ad abrogare il comma 576 della Legge di Stabilità 2014 e di conseguenza non vi sarà alcuna riduzione delle detrazioni attualmente in vigore.
In tema di oneri detraibili infatti il comma 575 della Legge 147/2013 aveva previsto che entro il 31 gennaio 2014 dovevano essere adottati provvedimenti normativi, anche in deroga allo Statuto del contribuente (art. 3 della L. 212/2000) volti alla razionalizzazione delle detrazioni per oneri di cui all’articolo 15 del Tuir tenendo conto dell’esigenza di tutelare i soggetti invalidi, disabili o non autosufficienti, al fine di assicurare maggiori entrate tributarie, pari a 488,4 milioni di euro per l’anno 2014, a 772,8 milioni di euro per l’anno 2015 e a 564,7 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016.
Il successivo comma 576 stabiliva invece che qualora entro la predetta data, ovvero il 31 gennaio 2014, non venissero adottati i previsti provvedimenti di riordino, la misura della detrazione prevista dall’articolo 15, comma 1, del Tuir, pari al 19%, veniva ridotta al 18% per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013 (quindi in modo retroattivo rispetto all’entrata in vigore della Legge di Stabilità) e al 17% a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2014.
In particolare si tratta va delle detrazioni Irpef previste dall’art. 15 comma 1 del Tuir quali ad esempio:
- Interessi passivi per prestiti o mutui agrari
- Interessi passivi per mutui ipotecari per l’acquisto (e la costruzione) ndell’abitazione principale e per l’acquisto di altri immobili;
- Spese per intermediazione immobiliare;
- Spese veterinarie;
- Spese sanitarie;
- Spese funebri;
- Spese di istruzione;
- Premi di assicurazione sulla vita, sugli infortuni sull’invalidità e sulla non autosufficienza;
- Erogazioni liberali;
- Spese per attività sportive per ragazzi;
- Spese per addetti all’assistenza personale;
- Spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede.
Come previsto dallo stesso comma 576 il taglio lineare avrebbe dovuto trovare applicazione anche con riferimento agli oneri e alle spese la cui detraibilità dall’imposta lorda è riconducibile al citato articolo 15, comma 1, del Tuir, quali ad esempio:
- Interessi per mutui contratti nel 1997 per recupero edilizio;
- Erogazioni liberali in favore della società di cultura Biennale di Venezia;
- Le erogazioni liberali a favore di fondazioni operanti nel settore musicale;
- Le spese per asili nido;
- Spese relative ai contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico.
Di conseguenza poche erano le tipologie di oneri detraibili escluse dalla possibile riduzione, quali ad esempio le erogazioni liberali alle ONLUS ed ai partiti politici la cui misura di detraibilità era già stata innalzata al 24% a decorrere dal periodo d’imposta 2013, oppure le spese per il recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica e le spese per acquisto di mobili ed elettrodomestici legati ad un intervento di ristrutturazione.
Come previsto dal citato comunicato stampa del 21 gennaio 2014 la copertura prevista sarà invece assicurata incrementando gli obiettivi di risparmio previsti dalla revisione della spesa (“spending review”) riuscendo a raggiungere, pertanto, le cifre stabilite nel comma 575 della stessa legge; il Governo ritiene infatti che la sede più opportuna per esercitare l’intervento di razionalizzazione delle detrazioni sia la delega fiscale attualmente in approvazione in Parlamento, e quindi per evitare qualsiasi aggravio fiscale, sarà abrogato con apposito provvedimento il comma 576 della legge di Stabilità 2014; di conseguenza non vi sarà alcuna riduzione delle detrazioni attualmente in vigore.
Tramontano quindi anche le varie ipotesi, circolate nei giorni scorsi, di intervento che il governo intendeva intraprendere per recuperare le risorse richieste dalla legge di Stabilità: niente quindi taglio selettivo e abolizione di qualche voce di spesa detraibile, niente rimodulazione delle percentuali di detrazione legate al reddito dichiarato (invariata al 19% per in redditi fino ad € 30.000, detrazione al 18% per i redditi tra € 30.000 ed € 60.000, detrazione al 17% per i redditi superiori ad € 60.000), niente taglio lineare ma il reperimento in altro modo delle cifre necessarie ad assicurare le coperture garantite dalla Legge di Stabilità.
Per l’anno 2013 quindi le detrazioni restano al 19%, e viene confermata anche la validità dei modelli fiscali di dichiarazione 2014 (tra cui il modello CUD e il modello 730) i cui provvedimenti definitivi sono già stati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate. Per ora.