Prestiti cambiari agevolati per il settore ortofrutticolo
di Luigi ScappiniLa recente Legge di bilancio per il 2024 (L. 213/2023), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30.12.2023, introduce, ai commi 250–252, e con il fine dichiarato di assicurare la continuità aziendale, la possibilità da parte di Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) di concedere prestiti cambiari alle aziende del settore ortofrutticolo.
I soggetti interessati sono le aziende operanti nel settore ortofrutticolo, come definito dall’allegato I, parti IX e X, del Regolamento UE 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17.12.2013. Si tratta, quindi, delle aziende che operano non solo sui prodotti ortofrutticoli (parte IX), ma anche sui prodotti trasformati a base di ortofrutticoli (parte X).
Ulteriore requisito richiesto è quello di essere una pmi. Si ricorda che, alla fine dello scorso anno, la Direttiva delegata UE 2023/2775 del 17.10.2023, pubblicata sulla GUCE del 21.12.2023, ha modificato i parametri contenuti nella Direttiva 2013/34/UE.
Le modifiche in rassegna hanno effetto a partire dall’esercizio finanziario che inizia dall’1.1.2024, salvo deroga espressa concessa ai singoli Stati.
Per effetto delle modifiche apportate, si definiscono:
- piccole imprese, le imprese che alla data di chiusura del bilancio non superano i limiti numerici di almeno 2 dei 3 criteri seguenti:
- totale dello Stato patrimoniale: euro 5.000.000 (prima euro 4.000.000);
- ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: euro 10.000.000 (prima euro 8.000.000);
- numero medio dei dipendenti occupati durante l’esercizio: 50.
Inoltre, gli Stati membri possono stabilire soglie superiori rispetto ai parametri di cui alle lettere a) e b), con un massimo pari a euro 7.500.000 (prima euro 6.000.000) per il totale dello Stato patrimoniale e a euro 15.000.000 (prima euro 12.000.000) per i ricavi netti delle vendite e delle prestazioni;
2.medie imprese, le imprese che non rientrano nella categoria delle microimprese o delle piccole imprese e che alla data di chiusura del bilancio non superano i limiti numerici di almeno 2 dei 3 criteri seguenti:
- totale dello Stato patrimoniale: euro 000.000 (prima euro 20.000.000);
- ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: euro 50.000.000 (prima euro 40.000.000);
- numero medio dei dipendenti occupati durante l’esercizio: 250.
Ismea è autorizzata ad erogare ai soggetti rispondenti ai requisiti di cui sopra dei prestiti cambiari nella misura massima del 50% dell’ammontare dei ricavi registrati per l’anno 2022 e, comunque, nel limite di euro 30.000.
Tali prestiti cambiari si caratterizzano per essere concessi a un tasso agevolato, il tutto rispettando le disposizioni stabilite dal Regolamento (UE) 1408/2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 TFUE agli aiuti de minimis nel settore agricolo; inoltre, è previsto l’inizio del rimborso decorsi 24 mesi dalla data di erogazione e una durata massima pari a 5 anni.
Per l’erogazione dei prestiti cambiari viene autorizzata Ismea a utilizzare, fino a esaurimento, le rimanenti risorse, ammontanti a euro 20.000.000, a suo tempo messe a disposizione di Ismea per poter concedere la propria garanzia per i finanziamenti a breve, e medio-lungo termine concessi da banche, intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale di cui all’articolo 107, D.Lgs. 385/1993, nonché dagli altri soggetti autorizzati all’esercizio del credito agrario e destinati alle imprese operanti nel settore agricolo, agroalimentare e della pesca, come previsto dall’articolo 19, comma 2, D.L. 21/2022.
Per poter garantire un prestito cambiario agevolato, sempre la Legge di bilancio per il 2024, al comma 252, autorizza Ismea, con il fine di procedere all’integrale abbattimento degli interessi dovuti sulle rate di finanziamento, a utilizzare, fino a euro 5.000.000, le risorse rimanenti stanziate a suo tempo dall’articolo 13, comma 2, D.L. 193/2016.
Tale norma, come modificata dall’articolo 13, comma 7, D.L. 73/2021, ha autorizzato, al fine di favorire l’accesso al credito delle imprese agricole, la spesa di euro 30.000.000 per l’anno 2016 in favore dell’Ismea per la concessione di garanzie, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, D.Lgs. 102/2004.
La garanzia dell’Ismea è concessa a titolo gratuito.