15 Novembre 2017

I presupposti dell’interpello ordinario

di EVOLUTION
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Il diritto di interpello è disciplinato dall’articolo 11 L. 212/2000, che, così come modificato dal D.Lgs. 156/2015, contempla la possibilità di esperire quattro tipologie di interpello: ordinario, probatorio, anti-abuso e disapplicativo.
Al fine di approfondire gli aspetti relativi all’interpello ordinario, è stata pubblicata in Dottryna, nella sezione “Interpello”, una apposita Scheda di studio.
Il presente contributo ne individua i presupposti.

Ai sensi dell’articolo 11, comma 1, lett. a), L. 212/2000 l’interpello ordinario consente al contribuente di interpellare l’Amministrazione finanziaria al fine di ottenere una risposta riguardante una fattispecie concreta e personale relativamente all’applicazione delle disposizioni tributarie, quando vi sono condizioni di obiettiva incertezza:

  • sulla corretta interpretazione delle disposizioni,
  • sulla corretta qualificazione della fattispecie,

e contemporaneamente non siano comunque attivabili le procedure relative all’accordo preventivo per le imprese con attività internazionale e all’interpello sui nuovi investimenti.

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