17 Novembre 2020

Procedure concorsuali: ammesso il recupero dell’Iva anche senza nota di credito

di Lucia Recchioni - Comitato Scientifico Master Breve 365
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La scheda di FISCOPRATICO

Non è necessario attendere la fine della procedura fallimentare per poter emettere la nota di variazione, in quanto la procedura potrebbe durare anche più di dieci anni e questo metterebbe in una posizione di svantaggio gli imprenditori italiani rispetto ai concorrenti degli altri Stati membri; inoltre, a fronte di procedure concorsuali infruttuose, non è necessario emettere una nota di credito per poter ridurre la base imponibile, se è stato il cessionario stesso a rettificare la detrazione, eliminando il rischio di perdita di gettito per l’Erario. Sono questi gli importanti principi cui è giunta la Corte di Cassazione nella sentenza 25896, depositata ieri, 16 novembre.

Il caso riguardava una società cooperativa a r.l. che non aveva versato l’Iva dichiarata. Raggiunta da una cartella di pagamento, la società cooperativa si difendeva rilevando che l’Iva non versata era relativa alle fatture emesse nei confronti di una S.r.l. e regolarmente registrate, sebbene non pagate.

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