Il consiglio di oggi: come scegliere quali collegamenti aggiungere e quali rifiutare (tempo necessario per realizzarlo: 5 minuti).
Molti di voi si chiedono quale sia la strategia giusta riguardo ai collegamenti di LinkedIn (in altre parole, quali inviti conviene accettare? quali è opportuno rifiutare? a chi chiedere il collegamento?).
La premessa più importante è questa: LinkedIn non è Facebook, e le logiche di questi due social network sono del tutto diverse: Facebook raggruppa gli ‘amici’, mentre LinkedIn i ‘contatti professionali’.
Il mio consiglio è quindi quello di aggiungere sempre chi opera nel vostro settore, inteso in senso ampio. Ad esempio, se siete commercialisti, aggiungete i colleghi di studio, i dipendenti, altri professionisti, i magistrati, i notai, i consulenti del lavoro. A seconda dei casi, potete allargare la cerchia ad imprenditori, dipendenti di aziende clienti, impiegati e dirigenti di banca, promotori finanziari, fiscalisti, accademici, altri esperti contabili, e così via.
È invece assurdo – e del tutto sbagliato nella logica di LinkedIn – negare il collegamento ad un collega solamente perchè non lo si conosce di persona: l’obiettivo di LinkedIn è infatti proprio quello di spingere la propria visibilità un poco oltre i ristretti orizzonti della conoscenza personale. In ogni caso, cercate di raggiungere almeno 500 collegamenti, soglia davvero minima oltre la quale la piattaforma LinkedIn rende visibile tutti la scritta 500+.
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