Proposte di lettura da parte di un bibliofilo cronico
di Andrea ValiottoLe radici dell’odio
Oriana Fallaci
Rizzoli
Prezzo – 20,00
Pagine – 480
“Abbiamo paura di non essere sufficientemente allineati, obbedienti, servili, e venire scomunicati attraverso l’esilio morale con cui le democrazie deboli e pigre ricattano il cittadino. Paura di essere liberi, insomma. Di prendere rischi, di avere coraggio.” Oriana Fallaci ha pronunciato queste parole nel 2005 quando decide di raccontare il suo “diritto all’odio”. Sono riflessioni che ancora oggi, a distanza di dieci anni, risultano drammaticamente attuali, così come molti suoi brani finora inediti in cui affronta il conflitto con l’Islam senza mezzi termini né concessioni. “Ho visto le mussulmane la cui vita vale meno di una vacca o un cammello” scrive una giovanissima Oriana nel suo primo reportage sulla condizione delle donne nei paesi islamici. “Vi sono donne nel mondo che ancora oggi vivono dietro la nebbia fitta di un velo come attraverso le sbarre di una prigione.” Una prigione che si estende dall’oceano Atlantico all’oceano Indiano percorrendo il Marocco, l’Algeria, la Nigeria, la Libia, l’Egitto, la Siria, il Libano, l’Iraq, l’Iran, la Giordania, l’Arabia Saudita, l’Afganistan, il Pakistan, l’Indonesia: è il mondo dell’Islam, dove nonostante i “fermenti di ribellione” le regole riservate alle donne sono immote da secoli. Le cronache di Oriana proseguono poi dal deserto palestinese dove riesce a infiltrarsi nelle basi segrete della guerriglia araba e a incontrare tutti i capi di Al Fatah, Arafat e perfino un dirottatore aereo e una terrorista responsabile di una strage in un supermarket di Gerusalemme. Pochi anni dopo ascolterà invece i superstiti della tragedia di Monaco, che le racconteranno quella notte drammatica in cui il commando arabo fece irruzione nella palazzina del Villaggio Olimpico. Riuscirà poi a intervistare tutti i protagonisti del destino del Medio Oriente, re Hussein, Golda Meir, Khomeini, Gheddafi, Sharon. Tornerà nel deserto durante la prima guerra del Golfo per raccontare quello che non era solo un conflitto tra l’Iraq e noi ma “una crociata all’inverso”, uno scontro appena iniziato che sarebbe culminato poi nell’orrore dell’11 settembre. Lo sgomento provato davanti al crollo delle due torri la spingerà a scrivere di getto quella che doveva essere una “lettera sulla guerra che i figli di Allah hanno dichiarato all’occidente” e che diventò un fenomeno editoriale senza precedenti.
Troveranno il corpo
Pino Casamassima
Sperling & Kupfer
Prezzo – 17,90
Pagine – 392
A quasi quarant’anni dal ritrovamento del cadavere dello statista democristiano in una R4 rossa, il caso Moro resta una pagina aperta, scritta e riscritta innumerevoli volte. Nuove rivelazioni, denunce e smentite hanno acceso ripetutamente i riflettori sull’assassinio che ha determinato il destino politico del Paese, disseminando il quadro investigativo di interrogativi ed enigmi. C’erano davvero personaggi estranei alle Brigate Rosse nel commando in azione in via Fani, e come si spiega la presenza sul posto del colonnello del Sismi Camillo Guglielmi? Qual è stato il ruolo dello psichiatra statunitense Steve Pieczenik, presunto artefice della strategia dell’intransigenza, e quale significato si deve attribuire agli errori e alle goffaggini dell’unità di crisi del Viminale? È esistita una centrale organizzativa del terrorismo a Parigi, ed è fondata la congettura di un complotto internazionale per impedire l’entrata dei comunisti nel governo italiano? Cercando di ricomporre il complesso mosaico di quanto accadde fra il 16 marzo e il 9 maggio 1978, Pino Casamassima ha messo a confronto il racconto dei brigatisti, le dichiarazioni processuali, le testimonianze dei politici e i risultati delle indagini. Ha liberato la lettura dei fatti dalle interferenze, le manipolazioni, le contraddizioni che hanno ostacolato il raggiungimento della verità e smontato pezzo per pezzo le varie tesi, più o meno plausibili o fantasiose, che si sono susseguite sulla vicenda. Un lavoro minuzioso e sistematico, per arrivare finalmente a una ricostruzione attendibile di quei drammatici cinquantacinque giorni che hanno rappresentato il momento più buio della notte della Repubblica.
La storia di Mortimer Griffin
Mordecai Richler
Adelphi
Prezzo – 18,00
Pagine – 243
Nulla infastidiva Mordecai Richler quanto le ortodossie vecchie e nuove e i vari tipi di intolleranza da esse generate. E furono proprio gli anni trasgressivi della Swinging London a ispirargli, durante il suo lungo soggiorno in Inghilterra, questo romanzo, uno sberleffo così audace e irriverente da essere subito messo all’indice in numerosi paesi di lingua inglese. A doversi districare fra i meandri della ‘controcultura’ è Mortimer Griffin, che lavora in una sofisticata casa editrice, ha una vita familiare convenzionale e l’imperdonabile colpa di essere bello e WASP. Dopo l’acquisizione della Oriole Press da parte di un potentissimo e stravagante produttore hollywoodiano chiamato da tutti il Creatore di Stelle, il quale ha un solo vero scopo nella vita, la propria immortalità, Mortimer finisce in un labirinto dove fatichiamo a distinguere la farsa dalla satira e dall’horror. Tormentato dallo sguaiato tradimento della moglie con il laido amico Ziggy, perseguitato da un pestifero giornalista che lo accusa di essere un ipocrita ebreo rinnegato, scandalizzato dalla scuola all’avanguardia dove il figlio di otto anni recita Sade per poter liberare la sua sessualità, concupito da due seducenti colleghe più simili ad androidi che a donne vere, accusato via via di perbenismo, moralismo, razzismo, antisemitismo, mollezza e meschinità e sempre più insicuro delle sue prestazioni virili, Mortimer si ritrova suo malgrado protagonista di una tragicommedia dell’assurdo dall’esito di paradossale crudeltà.
Millennium 4
David Lagercrantz
Marsilio
Prezzo – 22,00
Pagine – 503
Da qualche tempo Millennium non naviga in buone acque e Mikael Blomkvist, il giornalista duro e puro a capo della celebre rivista d’inchiesta, non sembra più godere della popolarità di una volta. Sono in molti a spingere per un cambio di gestione e lo stesso Mikael comincia a chiedersi se la sua visione del giornalismo, per quanto bella e giusta, possa ancora funzionare. Mai come ora, avrebbe bisogno di uno scoop capace di risollevare le sorti del giornale insieme all’immagine – e al morale – del suo direttore responsabile. In una notte di bufera autunnale, una telefonata inattesa sembra finalmente promettere qualche rivelazione succosa. Frans Balder, un’autorità mondiale nel campo dell’intelligenza artificiale, genio dell’informatica capace di far somigliare i computer a degli esseri umani, chiede di vederlo subito. Un invito che Mikael Blomkvist non può ignorare, tanto più che Balder è in contatto con una super hacker che gli sta molto a cuore. Lisbeth Salander, la ragazza col tatuaggio della quale da troppo tempo non ha più notizie, torna così a incrociare la sua strada, guidandolo in una nuova caccia ai cattivi che punta al cuore stesso dell’Nsa, il servizio segreto americano che si occupa della sicurezza nazionale. Ma è un bambino incapace di parlare eppure incredibilmente dotato per i numeri e il disegno a custodire dentro di sé l’elemento decisivo per mettere insieme tutti i pezzi di quella storia esplosiva che Millennium sta aspettando.
Una traccia nel buio
Arnaldur Indriðason
Guanda
Prezzo – 18,50
Pagine – 320
Il piccolo appartamento è in ordine e il suo anziano proprietario, sdraiato nel letto, apparentemente dorme sereno. Ma la verità è un’altra. Qualcuno ha soffocato nel sonno Stefán Þórðarson, qualcuno che evidentemente la vittima conosceva e a cui ha aperto la porta della casa dove viveva solo da anni. Konráð è un detective di Reykjavík ormai in pensione, ma vuole comunque dare una mano ai colleghi, anche perché un particolare di questo caso colpisce la sua attenzione: sulla scrivania dell’uomo ucciso ci sono ritagli di vecchi giornali risalenti all’epoca della Seconda guerra mondiale, riguardanti un omicidio mai risolto, quello di una bella ragazza ritrovata morta dietro il Teatro Nazionale, ai tempi usato come deposito di approvvigionamento dalle truppe di occupazione britanniche e americane. Perché a Þórðarson interessava quella vecchia vicenda? E soprattutto, chi è Þórðarson, un uomo che sembra venuto dal nulla, senza parenti né amici? L’indagine di Konráð si muove tra presente e passato, tra la Reykjavík di oggi e quella del 1944, tra leggende popolari, occultismo e depistaggi, fino a sollevare il velo su una verità sconcertante…