27 Marzo 2015

Proposte di lettura da parte di un bibliofilo cronico

di Andrea Valiotto
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L’AFFARE VIVALDI

LAFFAREVIVALDIFederico Maria Sardelli

Sellerio editore

Prezzo – 14,00

Pagine – 340


In un romanzo storico l’appassionante ricostruzione di un grande enigma culturale. La storia della discesa nell’oblio della musica di Antonio Vivaldi, e della sua travolgente riscoperta, tra il Settecento e l’Italia fascista. «La storia della riscoperta dei manoscritti di Vivaldi è davvero andata così. Diversamente dalla frase che i romanzieri pongono di solito alla fine del loro lavoro, io devo invece assicurare che i fatti narrati sono realmente accaduti, e solo in pochi casi ho dovuto inventare. La concatenazione degli eventi, per quanto bizzarra possa sembrare, è dovuta alla storia». Se conosciamo Vivaldi quanto lo conosciamo oggi, oltre le Quattro stagioni, ciò è dovuto alle peripezie dimenticate – assurde, incredibili, comiche, cariche a volte di suspense, intricate come uno spettacolo drammatico e farsesco – che questo romanzo storico rivela. Il Prete Rosso, passato di moda dopo una vita di successi, morì in miseria e indebitato fino al collo. I manoscritti con la sua musica inedita, raccolta in centinaia di partiture autografe, passarono di mano in mano fra bibliofili e lasciti ereditari, scomparendo per quasi due secoli. Riemersero, seguendo vie accidentate e occulte, grazie al congiungersi dell’avidità di un vescovo salesiano e l’intelligente intuito di due studiosi appassionati, Gentili e Torri, musicologo dell’Università di Torino il primo, e direttore della Biblioteca Nazionale della città il secondo. Ma da questo momento in poi gli autografi del musicista veneziano dovettero passare nuove disavventure. Causa stavolta l’indifferenza dello Stato, l’odiosa idiozia antisemita del regime fascista, l’opportunismo e l’ingratitudine dei nuovi padroni dell’Italia. Federico Maria Sardelli è uno dei massimi esperti di Vivaldi, nonché scrittore satirico. Egli ricostruisce il destino delle carte del grande compositore seguendo due percorsi. Da un lato gli eventi successivi che le seppellirono nell’oblio dal 1741 alla riscoperta; dall’altro la caccia all’indietro che i due miti eroi intrapresero per recuperarle. E poi le vicende pazzesche legate al tentativo di renderle aperte alla fruizione pubblica. Con il triste epilogo. È un apologo, umoristico e tragico, della ben nota insensibilità dello Stato italiano verso i suoi patrimoni più nobili, e della sua ingratitudine. Ma vuole anche ristabilire una verità storica ed essere un tributo. «Luigi Torri ed Alberto Gentili sono i veri eroi di questa vicenda. Se oggi conosciamo Vivaldi lo dobbiamo al loro fiuto, alla loro intelligenza, al loro infaticabile sforzo».

 

GIUSTINIANO

Giustiniano-piccoloT. Georges

Salerno editrice

Prezzo – 78,00

Pagine – 1024


 

Mentre Roma e l’Europa subivano l’oltraggio delle invasioni barbariche, sotto il regno di Giustiniano l’Impero romano d’Oriente si affermava come la più grande potenza del mondo mediterraneo. Sino ad oggi la storiografia europea ha trascurato l’importanza dell’Impero romano d’Oriente, dimenticandone incomprensibilmente l’immenso fascino, forse per colpa del concentrarsi degli storici sull’immagine di un Medioevo decadente e oscuro che, valida per l’occidente, non può certo essere accettata per la civiltà bizantina. Giustiniano, infatti, diede impulso ad una nuova civiltà, realizzando opere che stupiscono ancora per la loro bellezza, come la Basilica di Santa Sofia, e trasmettendo ai posteri la più grande opera giuridica dell’antichità, il Codice Giustinianeo. Ma la vicenda umana di Giustiniano diviene ancor più affascinante e persino intrigante nelle descrizioni della sua celebre moglie Teodora, la cui fama di donna lussuriosa è paragonabile alla sola Cleopatra, e del suo più valente generale, Belisario, dalla sorte simile a quella di un eroe greco.

 

I GIOVANI

I-giovani_SI1J.D. Salinger

Il Saggiatore

Prezzo – 12,00

Pagine – 80


 

L’esordiente e ambizioso scrittore di nome Jerome David Salinger toccò traguardi molto precoci nella sua carriera. Quasi disperatamente cercò di pubblicare i suoi primi racconti sul New Yorker, che riteneva l’approdo più prestigioso nel mondo letterario americano, ma non vi riuscì per diversi anni: forse il New Yorker non era ancora pronto per quel giovane autore fin troppo sicuro di sé, con una visione ironica, se non cinica della vita, e uno stile piano e colloquiale. Però, mentre il mondo intero procedeva a grandi passi verso il buio del totalitarismo e della guerra, quel talento nuovo veniva notato altrove. Nel 1940 la rivista Story, a bassa tiratura ma stimata e influente, è la prima a pubblicare il nome J.D. Salinger e il racconto I giovani, scorcio illuminante della cocktail society di New York, in cui, a una festa tra adolescenti, si cerca di mitigare la solitudine con scotch whisky e chiacchiere, la conversazione quasi del tutto priva di senso e scopo. Va’ da Eddie compare per la prima volta su un giornale universitario del Kansas; pervade il racconto una minaccia sottile, che si fa sempre più invadente man mano che il protagonista maschile rafforza la sua pressione su una giovane donna dai capelli rossi perché incontri un uomo di nome Eddie. Comparso anch’esso nel 1940, il racconto segue il modello del retroscena omesso, una tecnica che anche il maestro Ernest Hemingway adottò con grande successo. Infine, quattro anni più tardi, al termine della sua esperienza bellica, Salinger pubblica, ancora su Story, Una volta alla settimana, che ritrae un giovane soldato nel tentativo di raccontare a una zia anziana e non più lucida che sta partendo per il fronte. Una metafora amara di come una famiglia debba o possa prepararsi alla morte in tempo di guerra. A distanza di più di settant’anni, il Saggiatore pubblica tre racconti inediti in Italia dell’autore de Il giovane Holden, il cui mito per decenni è stato alimentato dal suo ritiro a vita strettamente privata, nel 1965. L’incomunicabilità dei personaggi, che si parlano di continuo senza mai parlarsi davvero; i rapporti parentali, guastati dal pregiudizio e dall’indifferenza; lo sguardo impietoso sulla società medio-alto borghese, con le sue leggi non scritte e il suo conformismo incurabile, sono solo alcuni dei temi dell’arte salingeriana, che ritroviamo in nuce in questi racconti giovanili, e che saranno poi ampliati e portati a compimento nelle opere successive: non molto tempo dopo il suo esordio, J.D. Salinger diventerà un simbolo della sacralità della letteratura onorata nel silenzio e, insieme, un narratore amato e celebrato da intere generazioni di lettori.

 

NOI. GLI UOMONI DI FALCONE. La guerra che ci impedirono di vincere

NOI.GLIUOMONIDIFALCONE

Angiolo Pellegrini E FRANCESCO CONDOLUCI

SPERLING & KUPFERL

PREZZO – 16,90

PAGINE – 252


 

Palermo, gennaio 1981. Il capitano Angiolo Pellegrini assume il comando della sezione Anticrimine dell’Arma dei carabinieri. Un ruolo scomodo: la mafia in Sicilia ha seminato una lunga scia di cadaveri eccellenti e tiene l’isola sotto scacco. Molto più di quanto si voglia ammettere. Unica speranza, un giudice palermitano che con alcuni colleghi ha fatto della lotta alle cosche la sua missione: Giovanni Falcone. Ha bisogno però di uomini fidati che portino avanti le indagini a modo suo. E Pellegrini…

 

IL ROMANZO DEL VINO

i-vini-di-roberto-cipressoCipresso Roberto, Negri Giovanni e Milioni Stefano

Piemme

Prezzo – 16,90

Pagine – 316


 

Se in ogni tempo e in ogni luogo la civiltà è cominciata con una vigna, è perché niente è vivo più del vino. Il vino comprende, sogna, ricorda, progetta. E racconta. Di piccoli casolari nel Chianti e di moderne Babele come New York e Parigi. Di come mille status symbol non valgano un omino novantenne di Montalcino che sa dire di ogni bicchiere da quale vigneto proviene. Di come, dalla Roma dei Cesari a oggi, il vino si sia fatto persuasione, politica, persino religione. Di come uomo e vino abbiano imparato ad addomesticarsi a vicenda, anche grazie a un maledetto ragno. Di vini supponenti per 400 anni di storia e di vini umili dopo 2000 anni di vita. Di un giro del mondo in 80 terre per incontrare il dottor Merlot, il tennista Chardonnay, i cugini Cabernet, e apprendere che la Sicilia è madre dell’Australia. Di come il piacere del bere e il piacere dell’amore spesso si assomiglino, sino a confondersi. Un viaggio nella storia e nella filosofia del vino, della vite, e della vita.

 

SAMMY BASSO

SAMMYBASSORizzoli editore

Prezzo – 17,00

Pagine – 182


 

Il regalo più bello è stato quello di un nome navajo tutto suo: Chaànaàgahiì, che vuol dire “Uomo che ha ancora tanta strada da fare”. Perché per Sammy il viaggio è proprio una dimensione di vita. Il primo aereo l’ha preso che era piccolissimo ma il suo sogno è sempre stato quello di attraversare gli Stati Uniti lungo la mitica Route 66. Questo sogno si è realizzato l’estate dopo la sua maturità in un viaggio coast to coast lungo il quale ha conosciuto le tante facce dell’America, dalle distese deserte dei bikers alle brulicanti metropoli dei grattacieli, dall’antica quiete degli amish alle luci sfavillanti di Las Vegas, dagli alieni sbarcati a Roswell a quelli (molto più plausibili) creati a Hollywood. Sammy è riuscito a incontrare i suoi miti: James Cameron, il regista di Avatar, e Matt Groening, l’inventore dei Simpson. Ha avuto l’onore del lancio d’inizio nella partita di baseball dei Saint Louis Cardinals contro i Milwaukee Brewers, ha cantato in una messa gospel e ha scoperto la bellezza dei cieli sconfinati e delle innumerevoli sfumature delle rocce della foresta pietrificata. In una sola estate, Sammy ha vissuto quello che molti ragazzi non riescono a immaginare neanche in una vita intera e in queste pagine ripercorre i ricordi più significativi della sua straordinaria esperienza. “Ogni occasione per essere felici dovrebbe essere accolta con tutto l’entusiasmo che abbiamo in corpo”, perché noi tutti, come Sammy, non abbiamo tempo da perdere.