Proposte di lettura da parte di un bibliofilo cronico
di Andrea ValiottoLa campagna di Russia: 1941-1943
Il Mulino
Prezzo – 26,00
Pagine – 392
Quando nel giugno 1941 Hitler scatenò l’«operazione Barbarossa» contro l’Unione Sovietica, avrebbe fatto volentieri a meno dell’aiuto italiano; l’Italia, aveva scritto a Mussolini, avrebbe dovuto concentrare il suo impegno in Nordafrica. Ma Mussolini voleva esserci a tutti i costi, e fece costituire il Corpo di spedizione italiano in Russia (Csir), che a metà luglio partì per il fronte orientale. Un anno dopo, unito a nuovi corpi d’armata nell’Armir (Armata italiana in Russia), fu schierato sul Don dove l’offensiva sovietica, fra dicembre 1942 e gennaio 1943, lo annientò. Dei 230 mila italiani partiti per la Russia, 95 mila non fecero ritorno: parte uccisi in combattimento, parte morti di stenti e di freddo nelle «marce del davaj» e in prigionia. Il racconto vivido e terribile della campagna più disastrosa e inutile della guerra fascista.
Zoé, la principessa che incantò Bakunin
Mondadori
Prezzo – 20,00
Pagine – 208
Annoiata dalla vita di corte, la principessa Zoé Obolenskaja, moglie del governatore di Mosca, donna colta e di gran fascino, ricchissima ma di idee radicali, lascia San Pietroburgo alla volta dell’Italia. Viaggia con i cinque figli e un seguito regale di dame di compagnia, bambinaie, istitutori, valletti, segretario e medico personale. Nel 1866, arrivata a Napoli, conosce Michail Bakunin, il nobile ribelle, avventurosamente fuggito dall’esilio in Siberia e ricercato dalle polizie europee. Nell’ex capitale delle Due Sicilie, il rivoluzionario russo pensa di trovare l’humus adatto per far esplodere la rivolta tra garibaldini, mazziniani delusi dalle promesse risorgimentali e le masse contadine. Conquistata dalle idee di Bakunin, la principessa Zoé gli mette a disposizione il suo immenso patrimonio, e in cambio viene elevata al rango di autentica rivoluzionaria. Nel paio d’anni trascorsi tra Napoli e Ischia i due aristocratici russi alternano all’attività sovversiva gite, crociere nel golfo, recite teatrali e picnic. Ed è proprio nel paradiso ischitano che Bakunin, sollevato dai problemi economici, mette a punto il pensiero anarchico e Zoé incontra l’amore, diventando l’amante del più fedele seguace di Michail, il polacco Walerian Mroczkowski, di undici anni più giovane di lei. Ma la voce che la moglie del governatore di Mosca abbia un comportamento scandaloso e sia la più generosa finanziatrice del movimento anarchico arriva allo zar che, infuriato, ordina al principe Obolenskij di riportare in patria Zoé e i figli. A Ginevra, in un drammatico colloquio con il marito, la principessa si rifiuta di rientrare in Russia e da quel momento la sua vita, nel segno della lotta «anarchica», sarà scandita da incontri straordinari ed eventi drammatici che susciteranno biasimo o ammirazione tra i suoi contemporanei rendendola una delle figure femminili di spicco in quegli anni di grande mutamento politico e sociale. Zoé Obolenskaja ha ispirato Anna Karenina di Tolstoj, Sotto gli occhi dell’Occidente di Conrad e La principessa Casamassima di James, poi su di lei è caduto l’oblio. Ma la sua vicenda ha suscitato l’interesse di Lorenza Foschini, che ha ripercorso i luoghi dove Zoé ha vissuto, ha rintracciato negli Stati Uniti i suoi diretti discendenti, ha consultato i documenti inediti custoditi ad Harvard, ha svolto approfondite ricerche di archivio, riuscendo a ricostruirne la figura affascinante e complessa in una biografia avvincente e insieme drammatica, che riflette i contrasti e le passioni di un’epoca.
Il passaggio
Feltrinelli
Prezzo – 15,00
Pagine – 160
Ci siamo. Ecco cosa comprende Carlo appena riceve la telefonata di suo padre. Un pensiero immediato, che non lascia dubbi. Bastano un breve scambio di battute, una richiesta di aiuto dall’altro capo del filo per spazzare via la regolarità della sua vita londinese, il lavoro gratificante allo studio di architettura, le sere e i fine settimana con Francesca e i gemelli. “Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato: il tempo in cui fare i conti con l’essere un padre e non più un figlio, con la distaccata consapevolezza di trattare chi mi aveva messo al mondo per ciò che era. Il tempo in cui collocare al posto giusto le intemperanze, gli imbarazzi, le frustrazioni, le distanze, la rabbia, il biasimo, il disprezzo. Il tempo in cui dare un’identità al mio addio.” Sono tredici anni che Carlo si tiene a distanza di sicurezza da quel padre debordante e pieno di genio, sette anni che si tiene lontano dalla vita in mare che a lungo è stata, semplicemente, la sua vita. Ed ecco che ora il padre lo sta chiamando da Upernavik, Groenlandia, per chiedergli proprio di tornare su una barca con lui, come ai vecchi tempi. Per chiedergli di aiutarlo a portare il Katrina fino in Canada, di compiere insieme una tappa del leggendario Passaggio a Nord Ovest. Sospeso su quelle acque pericolose e fra quei ghiacci, fra il silenzio e gli sporadici incontri con gli inuit delle coste, Carlo si trova a vivere la più grande avventura che un uomo possa intraprendere: ritrovare suo padre. E fu quello l’istante in cui capii tutto ciò che c’era da capire su mio padre.
La vendetta veste Prada
Pickwick
Prezzo – 13,00
Pagine – 448
In fondo al cuore Andy lo sa: nessuno volta le spalle a Miranda Priestly e sopravvive indenne.
Sono passati quasi dieci anni da quando Andrea Sachs, Andy, si è licenziata dal lavoro per cui “milioni di ragazze ucciderebbero” come assistente di Miranda Priestly, direttrice di «Runway» e guru della moda internazionale. La sua vita è molto cambiata negli ultimi anni e di quel terribile periodo non le restano che qualche incubo notturno e l’incontrollabile terrore di partecipare a serate mondane in cui potrebbe incontrare lei, il Diavolo in persona. Tutto il resto, però, va a gonfie vele: la rivista di successo che ha fondato con Emily, l’antica rivale ora migliore amica e socia, e il matrimonio imminente con uno degli scapoli più ambiti della Grande Mela, Max Harrison, affascinante, romantico e soprattutto orgoglioso di avere accanto una donna indipendente e di successo. Nulla sembra poter rovinare un momento così perfetto. Ma Andy ha l’assoluta certezza che qualcosa stia per accadere, perché nessuno prima di lei aveva osato sfidare Miranda. La vendetta non si farà attendere ancora per molto.
Annapurna
Corbaccio
Prezzo – 18,60
Pagine – 320
L’ascensione dell’Annapurna compiuta nel 1950 da un gruppo di alpinisti francesi guidati da Maurice Herzog, fu l’evento che aprì la strada alla conquista dell’Everest, la vetta più alta della terra. La Dea dell’abbondanza – questo il significato del nome in sanscrito –, che misura 8091 metri di altezza, è stata, infatti, il primo dei quattordici Ottomila della Terra a essere conquistato dall’uomo. L’impresa, che segna una tappa fondamentale nella storia dell’ardimento umano, è raccontata in questo classico dell’alpinismo, scritto dallo stesso Herzog, dal momento in cui venne ideata al suo compimento. È un diario affascinante, entusiasmante e di notevole portata storica che descrive la strenua, misteriosa preparazione e quindi, fase per fase, nelle sue vittorie, nelle sue frustrazioni, nelle privazioni e nelle terribili sofferenze, la lunga scalata. Oltre alla tensione dovuta all’incredibile avventura che narra, la forza di questa pietra miliare della letteratura di montagna sta nel descrivere l’alto senso di solidarietà umana che, più di ogni altra cosa, ha consentito di superare ostacoli che sembravano invincibili.