19 Ottobre 2015

Qual è il compenso massimo per un amministratore di una associazione?

di Guido Martinelli
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La disciplina sugli enti del terzo settore prevede che gli stessi debbano operare senza fini di lucro “anche indiretto”. Lo prevede l’art. 2 comma primo della legge sul volontariato (L. 266/91), l’art. 3 di quella sulle associazioni di promozione sociale (L. 383/00), il primo comma dell’art. 10 della disciplina sulle Onlus (D.Lgs. 460/97), l’art. 90 della finanziaria 2003 per le sportive (L. 289/02).

Ci si pose il problema di cosa si dovesse intendere per “lucro indiretto”. La risoluzione n. 9/E del 25.01.07 ha chiarito, richiamando, tra l’altro, la circolare n. 124/E del 22 maggio 1998, che, in mancanza di espressa indicazione legislativa, soccorrono, in proposito, “i criteri stabiliti all’art. 10, comma 6” del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460. Tale ultima disposizione, relativa alla disciplina tributaria delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, nell’individuare alcune fattispecie che “costituiscono in ogni caso distribuzione indiretta di utili o avanzi di gestione”, può, infatti, considerarsi come norma di valenza generale.

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