5 Maggio 2016

Ravvedimento operoso: un efficace rimedio all’omesso versamento

di Giovanna Greco
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Il ravvedimento operoso permette ai contribuenti di sanare – tra l’altro – il tardivo o insufficiente pagamento dell’imposta versando una mini sanzione. È uno strumento efficace che consente di rimediare ad eventuali dimenticanze o errori di calcolo commessi dal contribuente in sede di pagamento dei tributi dovuti. Il ravvedimento si perfeziona con il pagamento del tributo omesso, della sanzione ridotta e degli interessi di mora che variano in base al numero dei giorni di ritardo rispetto alla data di scadenza originaria. È importante sottolineare che la sanzione è “riducibile” sempreché la “violazione non sia stata già constatata e comunque non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l’autore o i soggetti solidalmente obbligati, abbiano avuto ufficiale conoscenza.

Al netto di questa limitazione, con il “nuovo” ravvedimento, il contribuente può rettificare la violazione commessa fino al termine del periodo di accertamento. Infatti, l’articolo 13 del D.Lgs. 472/1997 non pone limiti temporali. Ad esempio, il rimedio, posto in essere una volta che siano decorsi 2 anni dalla data di scadenza originaria di un versamento, sconta una sanzione ridotta pari al 5% (riduzione a 1/6), in luogo della misura ordinaria del 30% prevista in caso di accertamento fiscale da parte dell’Amministrazione.

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