Recensione “Triggers” di M. Goldsith e M.Reiter
di Giulia Bezzi - CEO di SeoSpirito e Founder Progetto Le ROSALa didascalia dice “innescare il cambiamento interiore” e il libro parte da una domanda “Perché non diventiamo le persone che desideriamo essere?” ed è davvero difficile rispondere perché la banalità starebbe nell’affermare che non abbiamo forza di volontà, l’evidenza di questo libro è che ci vuole molto più della forza di volontà, bisogna comprendere che l’ambiente in cui siamo immersi ha continue mutazioni, variabili, colpi di scena e noi dobbiamo mantenere la nostra rotta se vogliamo essere chi desideriamo.
Non è banale sapete? Man mano che si leggono le pagine di questo libro ci si rende conto di quanto sia incredibilmente complesso interpretare ciò che abbiamo attorno per evitare di perderci in ciò che non vogliamo essere.
Su questo libro io ci ricapito molto spesso, non lo lascio da solo, riprendo le parti sottolineate, e continuo imperterrita il mio percorso delle “domande quotidiane” suggerite dagli autori che ci mettono di fronte all’evidenza di quanto lontani siamo dai nostri obiettivi.
Provate a partire solo da queste e vedrete il cambiamento perché fanno capire la difficoltà di mantenere le proprie promesse, capire che il successo si ottiene per piccoli gesti quotidiani, e senza impegno non si va da nessuna parte. E no. Non è per nulla scontato, io lo leggo talmente tanto nei comportamenti dei miei clienti, dei miei fornitori, delle persone che mi stanno accanto che ho smesso di usare la parola banale grazie a questo libro.
Chi può leggerlo? Chi ha voglia davvero di mettersi in gioco e piantarla di iniziare una cosa per non finirla. Chi ha chiaro che non c’è nulla che noi non si possa fare con noi stessi, perché quando si dice che il cambiamento è solo nelle nostre mani lo sente che è davvero così e l’alibi della sfiga non è qualcosa che gestisce.
È per chi non trova la scusa pronta per ogni evento della sua vita, ma si interroga sul perché è accaduto e, naturalmente, cerca di evitare riaccada una situazione non consona. Ed è sicuramente per chi sa rileggere un libro per verificare il suo cambiamento.
“Spesso siamo troppo distratti per ascoltare quello che l’ambiente ci comunica” dicono gli autori, già è un problema che io avevo e che ancora ho con alcune persone che trovo distanti da me. Ho imparato con Triggers a sintonizzarmi e concentrarmi, così come ad allontanare naturalmente chi con me non c’azzecca niente. Perché anche questo era un mio obiettivo: la vita è troppo breve per avere attorno chi non ci piace.
Buona lettura e tornate a dirmi come vi siete trovati!