I redditi da attività occasionali nel modello 730/2017
di Luca MambrinNell’ambito della sezione I del quadro D del modello 730/2017 al rigo D5 vanno indicate alcune tipologie di redditi previste dall’articolo 67 del Tuir relative a:
- attività commerciali non esercitate abitualmente;
- attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente;
- obblighi di fare, non fare, permettere.
Si tratta di redditi per i quali il legislatore ha previsto una specifica detrazione, che dovrà essere riconosciuta dal soggetto che presta assistenza fiscale. Tale detrazione è solo teorica poiché la sua determinazione dipende dalla situazione reddituale del contribuente.
Attività commerciali non esercitate abitualmente
Al rigo D5 vanno indicati i corrispettivi percepiti nel 2016 derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente, quale ad esempio un’intermediazione occasionale per un unico affare. Sono ammesse in deduzione da tale reddito le relative spese se documentate ed inerenti.
Attività lavoro autonomo non esercitate abitualmente
A tale rigo vanno poi indicati i compensi derivanti da attività di lavoro autonomo occasionale, anche se svolte all’estero e le relative spese documentate ed inerenti. Non vanno dichiarati, perché non concorrono alla formazione del reddito, i compensi percepiti dal coniuge, figli, affidati o affiliati, minori di età o permanentemente inabili al lavoro, ascendenti, per prestazioni di lavoro autonomo occasionale rese nei confronti dell’artista o professionista.
Obblighi di fare, non fare o permettere
Vanno infine dichiarati nel rigo in esame i compensi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere, e le relative spese, documentate ed inerenti, quale ad esempio l’indennità di rinuncia percepita per la mancata assunzione del personale avviato al lavoro ai sensi della L. 482/1968.
Nella risoluzione 6/E/2015 l’Agenzia delle Entrate ha precisato che i corrispettivi derivanti dalla cessione di un contratto preliminare per l’acquisto di un immobile vanno inclusi fra i redditi diversi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, non fare e permettere, ai sensi dell’articolo 67, comma 1 lettera l) del Tuir.
Si ricorda che per tali tipologie di redditi l’articolo 36 comma 24 del D.L. 223/2006 ha introdotto l’obbligo per i sostituti d’imposta di effettuare una ritenuta a titolo d’acconto del 20%.
Per tutte le tipologie di redditi sopra descritte spetta una detrazione dall’imposta lorda (teorica) che deve essere calcolata dal soggetto che presta assistenza fiscale in quanto dipende dal reddito complessivo del contribuente:
Reddito complessivo | Detrazione |
≤ 4.800 € | 1.104 € |
compreso tra euro 4.801 € e 55.000 € | € 1.104 x 55.000 – reddito complessivo
50.200 |
> 55.000 € | 0 |
Il reddito complessivo da considerare è al netto della deduzione per abitazione principale e relative pertinenze; deve essere compreso anche il reddito dei fabbricati assoggettati a cedolare secca sulle locazioni.
Attività di noleggio occasionale di imbarcazioni e navi da diporto
Infine dovranno essere indicati al rigo D5 anche redditi derivanti dall’attività di noleggio occasionale di imbarcazioni e navi da diporto assoggettati a imposta sostitutiva del 20% esclusivamente per consentire al soggetto che presta assistenza fiscale di tener conto di tali redditi per il calcolo dell’acconto Irpef dovuto per il 2017. Il noleggio occasionale di imbarcazioni o navi da diporto è soggetto ad imposta sostitutiva del 20% nel caso in cui la durata complessiva dei noleggi non sia superiore a 42 giorni; l’imposta sostitutiva deve essere versata entro il termine per il versamento a saldo dell’Irpef.
I redditi derivanti da attività di noleggio occasionale di imbarcazioni e navi da diporto possono essere dichiarati esclusivamente con il modello redditi Persone fisiche (quadro RM, sezione XV) ma non precludono al contribuente, se soddisfatte le condizioni oggettive e soggettive, di presentare il modello 730/2017.
I dati per la compilazione del rigo D5 possono essere desunti dalla Certificazioni Unica 2017 rilasciata dal soggetto che ha erogato le somme. Nella tabella seguente sono indicati i redditi in relazione alla “Causale” presente nel punto 1 della Certificazione Unica 2017 – Lavoro autonomo che vanno dichiarati nel rigo D5 del quadro D del modello 730/2017:
Causale indicata nel punto “1” della C.U. 2017 | Tipologia di reddito | Quadro D – rigo D5 |
M | Redditi derivanti da attività di lavoro autonomo occasionale | D5 codice 2 |
M1 | Redditi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, non fare, permettere | D5 codice 3 |
M2 | Redditi derivanti da prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente per le quali sussiste l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata ENPAPI | D5 codice 2 |
O | Redditi derivanti da attività di lavoro autonomo occasionale, per le quali non sussiste l’obbligo di iscrizione alla gestione separata (Circolare INPS 104/2001) | D5 codice 2 |
O1 | Redditi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, non fare, permettere, per le quali non sussiste l’obbligo di iscrizione alla gestione separata (Circolare INPS 104/2001) | D5 codice 3 |
V1 | Redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente | D5 codice 1 |
Per quanto riguarda le modalità di compilazione del rigo:
- nella colonna 1 va indicata la tipologia di reddito contraddistinta da uno specifico codice:
- “1” per i redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente;
- “2” per i redditi derivanti da attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente;
- “3” per i redditi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere;
- “4” per i redditi derivanti dall’attività di noleggio occasionale di imbarcazioni e navi da diporto;
- nella colonna 2 va indicato il reddito percepito nel 2016;
- nella colonna 3 vanno riportate le spese inerenti la produzione dei redditi;
- nella colonna 4 vanno indicate le ritenute subite.
Come precisato nelle istruzioni ministeriali le spese e gli oneri da indicare nella colonna 3 non possono superare in ogni caso i relativi corrispettivi e, nell’ambito di ciascun corrispettivo, quelli sostenuti per ognuna delle operazioni eseguite. Il contribuente è tenuto a compilare e a conservare un apposito prospetto nel quale sono indicate, per ciascuno dei redditi per ognuna delle operazioni eseguite, l’ammontare lordo dei corrispettivi, l’importo delle spese inerenti a ciascuna delle operazioni e il reddito conseguito. Questo prospetto, se richiesto, dovrà essere esibito o trasmesso all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente.