Reddito del dipendente estero in smart working in Italia: come va tassato?
di EVOLUTIONUn cittadino italiano residente all’estero (iscritto all’AIRE) lavora come dipendente per una società lussemburghese, tuttavia, a seguito dell’emergenza pandemica, dal mese di febbraio 2021 ad oggi, ha svolto la propria prestazione da remoto in Italia. Qual è il regime fiscale applicabile al caso di specie?
Preliminarmente occorre osservare che l’articolo 3, comma 1, Tuir detta un principio di carattere generale (c.d. world wide taxation principle) secondo cui “l’imposta si applica sul reddito complessivo del soggetto formato per i residenti da tutti i redditi posseduti al netto degli oneri deducibili indicati nell’articolo 10 e per i non residenti soltanto da quelli prodotti nel territorio dello Stato“.
Inoltre, ai sensi dell’articolo 23, comma 1, lettera c), Tuir si considerano prodotti in Italia “i redditi di lavoro dipendente prestato nel territorio dello Stato”.
Tale disposizione non trova applicazione qualora lo Stato italiano abbia stipulato con lo Stato di residenza del lavoratore una convenzione per evitare le doppie imposizioni che riconosca a quest’ultimo Stato la potestà impositiva esclusiva sul reddito di lavoro dipendente prestato in Italia.