28 Ottobre 2015

Redditometro vincente anche in caso di intento speculativo

di Maurizio Tozzi – Comitato Scientifico Master Breve 365
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La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21362 depositata in cancelleria il 21 ottobre 2015, interviene ancora una volta sulla tematica del redditometro, effettuando una sorta di sunto di quelli che sono gli elementi principali di tale tipologia di accertamento.

Venendo all’onere della prova, è sottolineato come l’applicazione dei parametri che sono fissati con i vari decreti ministeriali sono sufficienti a consentire all’Agenzia delle Entrate l’esperimento del controllo. Evidentemente, anche alla luce dell’attuale formulazione dell’articolo 38 del DPR 600/73, è ormai obbligatoria la fase iniziale del contraddittorio con il contribuente, configurandosi di fatto una sorta di percorso speculare a quello visto in materia di studi di settore. Volendo essere pratici:

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