27 Febbraio 2025

Regime IVA dei trasferimenti intracomunitari di beni senza la contestuale vendita

di Marco Peirolo
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La scheda di FISCOPRATICO

In un precedente contributo (Esportazioni “franco valuta”: il fine giustifica la non imponibilità?) è stata commentata la risposta ad interpello n. 34/2025, con la quale l’Agenzia delle entrate ha esaminato il rapporto tra la territorialità e la non imponibilità IVA delle cessioni di beni che si manifestano in territorio extracomunitario, cioè dopo che la merce è stata esportata soltanto doganalmente (esportazioni cd. “franco valuta”).

Il richiamato documento di prassi ha precisato che, in via di deroga, la cessione beneficia del trattamento di non imponibilità, di cui all’articolo 8, D.P.R. 633/1972, nelle ipotesi in cui i beni ceduti siano stati esportati in dipendenza di un accordo di call-off stock o siano stati vincolati, sin dalla spedizione dall’Italia, all’esclusivo trasferimento in proprietà a favore dell’acquirente, che oltre ad essere già individuato, si sia impegnato “ab origine” all’acquisto secondo le tempistiche concordate.

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