22 Dicembre 2016

È la Regione a certificare i requisiti Iap

di Alberto RocchiLuigi Scappini
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Permesso che, in un contesto di libera iniziativa economica, è data facoltà ai cittadini di scegliere liberamente quale sia la miglior firma di esercizio di una determinata attività economica, è indubbio che, nel momento in cui si opera in agricoltura, il riconoscimento della qualifica di coltivatore diretto o di Iap (imprenditore agricolo professionale) consente l’accesso alla maggior parte della agevolazioni previste per il settore, si pensi da ultimo all’esenzione da imposte sui redditi per il periodo 2017-2019.

La principale differenza pratica tra coltivatore diretto e Iap consiste nell’attività svolta dagli stessi o, per meglio dire, in quella che il Legislatore presume sia, poiché, se il primo è colui che esercita direttamente e manualmente l’attività agricola, per il secondo, al contrario, tale presunzione non sussiste e, tale differenza, è automaticamente recepita dalla stessa Inps, allorché estende automaticamente la copertura previdenziale per il coltivatore diretto, attraverso lo storno di parte dei contributi versati all’Inail.

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