1 Ottobre 2014

Registrazione ai regimi IVA speciali per i servizi di e-commerce

di Marco Peirolo
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Da oggi, 1° ottobre 2014
, le imprese italiane e quelle extracomunitarie potranno aderire ai regimi speciali previsti per i
servizi di
telecomunicazione, teleradiodiffusione ed elettronici resi nell’ambito dei
rapporti “B2C”, cioè a favore di “privati consumatori” comunitari, al fine di dichiarare e versare in Italia l’IVA dovuta nei vari Paesi UE di consumo.
Il
provvedimento dell’Agenzia delle Entrate 30 settembre 2014, n. 122854 ha, infatti, definito le modalità operative per consentire la presentazione della
richiesta di registrazione per avvalersi del cd. “mini sportello unico” (MOSS).
La Direttiva IVA (n. 2006/112/CE), come modificata dall’art. 5 della Direttiva n. 2008/8/CE, prevede l’
applicazione facoltativa di un
doppio regime speciale per i soggetti passivi IVA non stabiliti nello Stato membro di consumo dei
servizi di telecomunicazione, teleradiodiffusione ed elettronici resi:
  • dal 1° gennaio 2015;
  • nei confronti di privati consumatori domiciliati o residenti nell’Unione europea.
Trattandosi di servizi che, dal prossimo anno, saranno territorialmente rilevanti nel Paese membro in cui il cliente, privato consumatore, è domiciliato o residente, il Titolo XII, Capo 6, Sezioni 2 e 3 della Direttiva IVA consente ai soggetti UE e ai soggetti extra-UE di aderire al “mini sportello unico”, concentrando – in buona sostanza – gli obblighi d’imposta in un unico Stato membro in modo da evitare l’identificazione ai fini IVA del fornitore nei vari Paesi UE dei propri clienti (si veda “
Il
«
mini sportello unico
»
nell’applicazione dell’IVA sull’e-commmerce”, 24 settembre 2014).
Per le imprese italiane e quelle extracomunitarie, l’applicazione dei regimi speciali presuppone la
presentazione della richiesta di registrazione a partire da oggi, 1° ottobre 2014, in conformità con l’art. 2, par. 3, del Reg. UE n. 967/2012, secondo cui “
gli Stati membri autorizzano (…)
i soggetti passivi non stabiliti a presentare a decorrere dal 1° ottobre 2014 le informazioni (…)
ai fini della registrazione nell’ambito dei regimi speciali applicabili a soggetti passivi non stabiliti che forniscono servizi di telecomunicazione, servizi di teleradiodiffusione o servizi elettronici a persone non soggetti passivi”.
L’Agenzia delle Entrate, già con il comunicato stampa del 17 giugno 2014, aveva reso noto che l’adesione al MOSS sarebbe stata possibile dal 1° ottobre. Con il provvedimento n. 122854/2014, sono state definite le
modalità operative per la registrazione al doppio regime speciale, ossia:
  • al “regime UE”, da parte delle imprese italiane e di quelle extracomunitarie con stabile organizzazione in Italia;
  • al “regime non UE”, da parte delle imprese extracomunitarie prive di stabile organizzazione e di identificazione IVA nella UE.
La
procedura di registrazione avviene esclusivamente,
in via diretta ed elettronica, attraverso le funzionalità rese disponibili sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate. Nello specifico:
  • i soggetti passivi domiciliati nel territorio dello Stato, o ivi residenti che non abbiano stabilito il domicilio all’estero, identificati ai fini IVA in Italia, nonché i soggetti passivi domiciliati o residenti fuori dall’Unione europea che dispongono di una stabile organizzazione nel territorio dello Stato, utilizzano le funzionalità ad essi rese disponibili, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, previo inserimento delle proprie credenziali personali;
  • i soggetti passivi domiciliati o residenti fuori dall’Unione europea, non stabiliti né identificati in alcuno Stato membro, che scelgono di identificarsi in Italia, richiedono la registrazione compilando un modulo on line disponibile sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione a libero accesso redatta in lingua inglese. L’Agenzia, per il tramite del Centro Operativo di Venezia, effettuate le necessarie verifiche, comunica al richiedente, via mail, al fine di completare il processo di registrazione:
    1. il numero di identificazione IVA attribuito;
    2. il codice identificativo per l’accesso ai servizi telematici dell’Agenzia;
    3. la password di primo accesso e le prime 4 cifre del codice PIN, unitamente alle istruzioni per accedere alle funzionalità, esposte in lingua inglese.