2 Novembre 2016

Il requisito del controllo ai fini della disciplina del transfer price

di Fabio Landuzzi
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La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8130 depositata il 22 aprile 2016, ha affrontato tra i diversi temi in discussione anche quello relativo alla verifica della sussistenza del presupposto soggettivo di applicazione della disciplina del transfer price, normativamente contenuta nell’ordinamento tributario italiano nell’articolo 110, comma 7, del Tuir.

Il contribuente era stato oggetto di una contestazione di indeducibilità di costi, per loro presunta eccedenza rispetto al valore normale della prestazione, i quali erano stati sostenuti con controparte un’impresa che non esercitava, né direttamente e né indirettamente, un controllo societario sulla medesima secondo i canoni contenuti nella disciplina civilistica di cui all’articolo 2359, cod. civ..Sosteneva quindi il contribuente accertato che, a prescindere dalla verifica o meno del valore normale delle prestazioni, al caso di specie non si sarebbe potuto applicare l’articolo 110, comma 7, del Tuir, in quanto non ve ne erano i presupposti soggettivi per via dell’assenza di un rapporto di “controllo” societario.

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Il transfer pricing nei rapporti infragruppo: gestione operativa e strategie di difesa
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