23 Marzo 2016

Resi di beni da parte dei clienti UE ed extra-UE

di Marco Peirolo
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In caso di reso dovuto a difetti e vizi dei beni venduti, l’Amministrazione finanziaria ha chiarito che è possibile applicare la procedura di variazione in diminuzione dell’imponibile e dell’imposta prevista dall’art. 26, comma 2, del D.P.R. n. 633/1972, riferita alle operazioni venute meno, in tutto o in parte, o per le quali si sia ridotto l’ammontare imponibile, in conseguenza di dichiarazione di nullità, annullamento, revoca, risoluzione, rescissione e simili o in conseguenza dell’applicazione di abbuoni o sconti previsti contrattualmente.

La rettifica dell’imponibile e dell’imposta può essere effettuata anche dopo il termine di un anno dall’effettuazione della cessione, in quanto la variazione discende da precisi obblighi posti a carico del venditore ai sensi degli 1490 ss. c.c. (R.M. 24 ottobre 1990, n. 571646). La nota di variazione è, infatti, giustificata dalla responsabilità contrattuale del venditore prevista dall’art. 1453 c.c., che dà luogo alla risoluzione del contratto per inadempimento.

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