Reverse charge sull’installazione e manutenzione degli estintori
di Viviana GrippoLe attività di installazione e riparazione degli impianti antincendio sono state interessate da un ampio dibattito in tema di applicazione del meccanismo dell’inversione contabile relativamente agli estintori. Per risolvere in via definitiva la questione è opportuno, innanzi tutto, individuare il campo applicativo della norma.
L’attività di installazione degli impianti antincendio rientra nel codice Ateco 43.22.03 denominato “Installazione di impianti di spegnimento antincendio (inclusi quelli integrati e la manutenzione e riparazione)”. Tale codice appartiene alla più ampia categoria Ateco F Costruzioni, e ad esso si rende applicabile il meccanismo del reverse charge previsto dalla lettera a-ter) dell’articolo 17 comma 6 del D.P.R. 633/1972 secondo cui nel caso di: “… prestazioni di servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento relative ad edifici” “al pagamento dell’imposta è tenuto il cessionario, se soggetto passivo d’imposta nel territorio dello Stato. La fattura, emessa dal cedente senza addebito d’imposta, con l’osservanza delle disposizioni di cui agli articoli 21 e seguenti e con l’annotazione “inversione contabile” e l’eventuale indicazione della norma di cui al presente comma, deve essere integrata dal cessionario con l’indicazione dell’aliquota e della relativa imposta e deve essere annotata nel registro di cui agli articoli 23 o 24 entro il mese di ricevimento ovvero anche successivamente, ma comunque entro quindici giorni dal ricevimento e con riferimento al relativo mese; lo stesso documento, ai fini della detrazione, è annotato anche nel registro di cui all’articolo 25”.




con fatturazione mensile
con fatturazione anticipata


17 Ottobre 2016 a 11:28
Gentilissima dottoressa Grippo,
spesso le società che producono il sw (per esempio quello per i commercialisti) addebitano all’utilizzatore un importo per acquistare il software con tutte le sue componenti (Pacchetto contabilità, gestione cespiti ammortizzabili, gestione bilanci, redazione dichiarazioni fiscali annuali o periodiche) e poi chiedono un fi annuale per l’aggiornamento del programma stesso.
normalmente lo definiscono come “canone aggiornamento annuale sw x,y,z, etc. etc”, dove x, y, z etc, etc sono i diversi pacchetti applicativi acquistati.
volevo confrontarmi con Lei:
da un lato si potrebbe pensare che questi costi possano andare nel gruppo di conto economico:
“Godimento beni di terzi” (questo è il mio pensiero al riguardo),
Altri invece suggeriscono di inserirli nie “Costi per l’acquisto dei servizi”.
Lei cosa ne pensa?
Grazie.