Riaprono i termini della Nuova Sabatini
di Debora ReverberiL’articolo 1, comma 200, L. 145/2018 (c.d. Legge di Bilancio 2019) ha previsto lo stanziamento di nuove risorse finanziarie per complessivi 480 milioni di euro e la proroga fino ad esaurimento risorse della “Nuova Sabatini”, misura di grande appeal fra le PMI italiane.
L’agevolazione è stata introdotta dall’articolo 2 D.L. 69/2013, convertito con modificazioni dalla L. 98/2013, per incentivare e sostenere l’innovazione d’impresa favorendo l’accesso al credito finalizzato ad investimenti in beni strumentali.
Con la presentazione del “Piano Nazionale Industria 4.0” l’incentivo ha assunto un ruolo da protagonista fra le misure agevolative a sostegno della quarta rivoluzione industriale come “strumento pubblico di supporto”: è stata infatti prevista una misura rafforzata del 30% per gli investimenti in beni ad alto contenuto tecnologico in chiave 4.0 e l’espressa cumulabilità con le misure di sostegno agli “investimenti innovativi”, tra cui gli iper ammortamenti e il credito R&S.
Si rammenta che l’incentivo consiste nell’erogazione alle PMI di un contributo in conto interesse a parziale copertura degli interessi passivi sul finanziamento per l’acquisto in proprietà o per l’acquisizione in leasing di beni strumentali nuovi.
L’ambito applicativo oggettivo della misura comprende infatti:
- sia investimenti ordinari in beni ad uso produttivo, correlati all’attività di impresa, che presentino autonomia funzionale;
- sia investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura (investimenti in tecnologie 4.0).
La misura del contributo è differenziata in relazione alla tipologia di investimento finanziabile ed è pari al valore degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento aventi le seguenti caratteristiche:
- durata: 5 anni;
- capitale: ammontare dell’investimento;
- tasso di interesse annuo: 2,75% per investimenti ordinari; 3,575% (maggiorazione del 30%) per investimenti in tecnologie 4.0.
Il Mise è intervenuto il 28.01.2019 disciplinando, con due distinti decreti direttoriali, la sorte delle situazioni pendenti alla data di esaurimento fondi nel mese di dicembre 2018 (sia il caso di prenotazioni accolte ma non soddisfatte, sia il caso di domande inviate agli intermediari finanziari e non ancora oggetto di prenotazione) e i termini per la presentazione delle nuove domande di accesso al contributo.
Il decreto direttoriale del Mise n. 1337 del 28.01.2019, in corso di pubblicazione in G.U., ha disposto:
- l’accoglimento delle prenotazioni pervenute da banche e intermediari finanziari nel mese di dicembre 2018 e non accolte, integralmente o parzialmente, per esaurimento delle risorse disponibili, rispettando l’ordine cronologico di presentazione (con elenco delle richieste di prenotazioni accolte allegato al decreto);
- la riapertura dei termini per le richieste di prenotazione delle domande di agevolazione presentate dalle imprese alle banche o agli intermediari finanziari entro la data di chiusura dello sportello per esaurimento fondi il 3.12.2018 e non ancora incluse in una richiesta di prenotazione, a partire dal 01.02.2019.
Le prenotazioni 2018 incluse nell’allegato al decreto sono soddisfatte a valere sulle risorse finanziarie derivanti dalla rideterminazione degli importi di finanziamento ad opera di banche ed istituti finanziari o da eventuali rinunce, ai sensi dell’articolo 1, comma 2, decreto direttoriale del 03.12.2018; l’accoglimento di tali prenotazioni non richiede un nuovo invio da parte delle banche e degli intermediari finanziari.
Il decreto direttoriale del Mise n. 1338 del 28.1.2019, in corso di pubblicazione in G.U., ha disposto:
- la riapertura dei termini per la presentazione da parte delle imprese delle nuove domande di accesso al contributo ministeriale alle banche o agli intermediari finanziari a partire dal 07.02.2019;
- la riapertura dei termini per le richieste di prenotazione da banche e intermediari finanziari a partire dal 01.03.2019;
- l’inammissibilità delle domande di agevolazione presentate dalle imprese alle banche o agli intermediari finanziari a partire dal 04.12.2018 al 06.02.2019.