24 Ottobre 2024

Rilevanti ai fini Iva i benefici che la comunità energetica trasferisce al produttore “terzo”

di Silvio Rivetti
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La progressiva diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) aumenta il numero degli interrogativi, circa l’esatta applicazione delle norme fiscali al relativo settore di attività; e determina il sempre maggiore coinvolgimento dell’Agenzia delle entrate nella soluzione degli stessi. Con la più recente risposta all’interpello n. 201/2024, le Entrate hanno preso posizione circa il corretto trattamento ai fini Iva delle somme dovute da una Comunità Energetica a una società produttrice “terza”, che aveva messo a disposizione della Comunità stessa i suoi impianti;  la disamina di tale atto di prassi concede l’occasione, non solo di approfondire i temi tributari di più stretto interesse, ma anche di aprire lo sguardo sia sulla varietà dei possibili assetti negoziali che i privati sono ammessi a scegliere, nel configurare l’attività concreta delle Comunità energetiche, sia sui potenziali errori – o equivoci – in cui essi possono incorrere nella ricerca dei loro equilibri.

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