28 Ottobre 2017

Rilevazione contabile della nota di variazione emessa in split payment

di Viviana Grippo
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Dal 1° gennaio 2018, per effetto della modifica del comma 1-bis dell’articolo 17-ter, D.P.R. 633/1972, il meccanismo dello split payment si renderà applicabile anche alle operazioni effettuate nei confronti:

  • degli Enti pubblici economici nazionali, regionali e locali;
  • delle Fondazioni partecipate dalle Amministrazioni pubbliche per una percentuale complessiva del fondo di dotazione non inferiore al 70%;
  • delle società controllate ex articolo 2359, comma 1, n. 2, cod. civ. dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri;
  • delle controllate ex articolo 2359, comma 1, n. 1, cod. civ. e dalle partecipate per almeno il 70% del capitale dagli enti sopra citati;
  • delle quotate inserite nell’Indice FTSE MIB, identificate ai fini Iva.

Già dallo scorso 1° luglio 2017, tuttavia, per effetto delle novità contenute nel D.L. 50/2017, alcune operazioni sono passate dal regime ordinario a quello della scissione dei pagamenti. Una delle conseguenze legate a tale evenienza attiene al caso della emissione di note di variazione su tali operazioni: occorrerà, all’atto dell’emissione delle note, tener conto del regime Iva applicato nel documento originario.

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