Rilevazione contabile della nota di variazione emessa in split payment
di Viviana GrippoDal 1° gennaio 2018, per effetto della modifica del comma 1-bis dell’articolo 17-ter, D.P.R. 633/1972, il meccanismo dello split payment si renderà applicabile anche alle operazioni effettuate nei confronti:
- degli Enti pubblici economici nazionali, regionali e locali;
- delle Fondazioni partecipate dalle Amministrazioni pubbliche per una percentuale complessiva del fondo di dotazione non inferiore al 70%;
- delle società controllate ex articolo 2359, comma 1, n. 2, cod. civ. dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri;
- delle controllate ex articolo 2359, comma 1, n. 1, cod. civ. e dalle partecipate per almeno il 70% del capitale dagli enti sopra citati;
- delle quotate inserite nell’Indice FTSE MIB, identificate ai fini Iva.
Già dallo scorso 1° luglio 2017, tuttavia, per effetto delle novità contenute nel D.L. 50/2017, alcune operazioni sono passate dal regime ordinario a quello della scissione dei pagamenti. Una delle conseguenze legate a tale evenienza attiene al caso della emissione di note di variazione su tali operazioni: occorrerà, all’atto dell’emissione delle note, tener conto del regime Iva applicato nel documento originario.





