14 Dicembre 2020

Rimborso dell’euroritenuta e voluntary disclosure

di Luigi Ferrajoli
Scarica in PDF

Diversamente da quanto sostenuto dall’Amministrazione Finanziaria, la quale, erroneamente, nega ai contribuenti fiscalmente residenti in Italia ed aderenti alla procedura di collaborazione volontaria il rimborso della ritenuta subita in un altro Paese dell’UE sui redditi di capitale di fonte estera – la c.d. “euroritenuta”, la recente giurisprudenza tributaria sta progressivamente assumendo sul punto un orientamento favorevole al contribuente.

In particolare, l’Agenzia delle Entrate giustifica il mancato diritto al rimborso dell’euroritenuta – disciplinata a livello comunitario dalla Direttiva 2003/48/CE e recepita nell’ordinamento interno tramite il D.Lgs. 84/2005 – applicata sui redditi di capitale conseguiti all’estero per coloro che hanno aderito all’’istituto della collaborazione volontaria, considerando “l’istanza di rimborso inammissibile in quanto in contrasto con la procedura di collaborazione volontaria perfezionata[…] e per il fatto che l’accertamento definito con adesione non è soggetto ad impugnazione e non è integrabile o modificabile da parte dell’Ufficio stesso” (si veda la posizione dell’Agenzia delle Entrate riportata nella sentenza n. 309/2017 della CTP di Varese, Sez. III).

Continua a leggere gli articoli dell’archivio di Euroconference News, abbonati subito!
Grazie all'abbonamento
Hai accesso all'archivio completo con tutti gli articoli di Euroconference News
Hai la possibilità di effettuare il download in pdf di tutti gli articoli di Euroconference News
Accedi a Euroconference in Diretta il servizio di aggiornamento settimanale (in differita)
Ricevi ogni mattina la newsletter direttamente sulla tua casella di posta
Rinnovo automatico a prezzo di listino
Scarica il PDF di questo articolo
Scarica il Quotidiano in PDF