Il rimborso Iva: aliquota media
di Federica FurlaniIl contribuente che presenta una credito Iva relativo all’esercizio 2017, al ricorrere di determinati requisiti, può chiedere il rimborso della stesso, o tutto o in parte, compilando l’apposito rigo VX4 del quadro VX del modello Iva 2018 che, come noto, deve essere presentato entro il prossimo 30 aprile.
La prima condizione che deve essere soddisfatta riguarda l’ammontare del credito che emerge dalla dichiarazione: esso deve essere superiore a 2.582,28 euro (salvo nel caso di cessazione dell’attività o di minor importo risultante dalle dichiarazioni del triennio), fermo restando che può essere richiesto a rimborso anche per un importo inferiore (ad esempio: credito da dichiarazione pari a 3.000 euro, chiesto a rimborso per 2.000 euro e portato in detrazione nelle liquidazioni periodiche 2018 per 1.000 euro).
Nel campo 3 del rigo VX4 deve poi essere indicato il codice corrispondente alla causale del rimborso.
Il rimborso del credito Iva, ai sensi dell’articolo 30 D.P.R. 633/1972, spetta infatti solo nei seguenti casi:
- cessazione attività;
- aliquota media delle operazioni attive inferiore a quella degli acquisti;
- operazioni non imponibili superiori al 25% del totale delle operazioni effettuate;
- acquisti di beni ammortizzabili e spese per studi e ricerche;
- prevalenza di operazioni non soggette ad IVA;
- soggetti non residenti;
- esportazioni ed altre operazioni non imponibili effettuate da produttori agricoli;
- rimborso della minore eccedenza detraibile del triennio.
La causale di cui al codice 2 va indicata dai contribuenti che richiedono il rimborso ai sensi dell’articolo 30, comma 3, lettera a), ovvero da coloro che effettuano esclusivamente o prevalentemente operazioni attive soggette ad aliquote più basse rispetto a quelle gravanti sugli acquisti e sulle importazioni.
In particolare:
- il diritto al rimborso spetta se l’aliquota mediamente applicata sugli acquisti e sulle importazioni supera quella mediamente applicata sulle operazioni attive effettuate, maggiorata del 10%;
- nel calcolo dell’aliquota media occorre tenere conto della seconda cifra decimale.
E’ quindi fondamentale definire le operazioni attive e passive da comprendersi nel calcolo.
Le operazioni attive da considerare sono esclusivamente le operazioni imponibili, comprese le cessioni di oro da investimento imponibili a seguito di opzione, di oro industriale, di argento puro; le cessioni di rottami di cui all’articolo 74, commi 7 e 8; le operazioni fatturate in reverse charge (articolo 17, comma 6 e 7) che, ai fini del rimborso, sono considerate operazioni ad aliquota zero (prestazioni rese da subappaltatori nel settore edile, cessioni di fabbricati strumentali, cessioni di telefoni cellulari e microprocessori, …); le cessioni effettuate nei confronti dei soggetti terremotati; le operazioni assoggettate allo split payment di cui all’articolo 17-ter.
Per le operazioni ad esigibilità differita si conteggiano quelle per cui l’imposta è divenuta esigibile.
Non sono da considerare le operazioni non imponibili o esenti.
Le operazioni passive da considerare, invece, sono costituite dagli acquisti e dalle importazioni imponibili per le quali è ammessa la detrazione dell’imposta.
Si precisa, inoltre, che nel calcolo dell’aliquota media è previsto che:
- devono essere esclusi (dal numeratore e dal denominatore) gli acquisti, le importazioni e le cessioni di beni ammortizzabili (indipendentemente dal trattamento imponibile o non), in quanto oggetto di autonoma ipotesi di rimborso. Vanno invece inclusi gli eventuali canoni di leasing (circolare AdE 25/E/2012);
- tra gli acquisti vanno comprese anche le spese generali (R.M. 17/1988).
Ipotizzando pertanto la società Alfa Srl che presenta:
- le seguenti operazioni attive
Imponibile | Aliquota | Iva | |
Cessione merci | 45.000
12.000 15.000 |
4%
10% 22% |
1.800
1.200 3.300 |
Prestazioni servizi | 6.000 | 22%
Art. 17, co. 6 |
1.320
0 |
Cessione beni ammortizzabili | 7.500 | 22% | 1.650 |
Totale | 97.500 | 9.270 |
- le seguenti operazioni passive
Imponibile | Aliquota | Iva | |
Acquisto merci | 6.500
13.000 8.500 |
4%
10% 22% |
260
1.300 1.870 |
Prestazioni servizi | 8.000 | 22% | 1.760 |
Acquisto beni ammortizzabili | 3.500 | 22% | 770 |
Totale | 39.500 | 5.960 |
Poiché l’aliquota media degli acquisti, pari a 14,42% (5.190/36.000), è superiore all’aliquota media delle cessioni maggiorata del 10% (8,47% (7.620/90.000) + 10%* 8.47%), il contribuente ha diritto a richiedere il rimborso dell’Iva.
8 Luglio 2019 a 11:36
salve, gradirei sapere 2 cose se possibile
– per chiedere il rimborso iva a credito tramite la dichiarazione iva 2019 quadro vx è necessario il visto di conformità del commercialista per un importo di 15.000 € (siamo una snc) o e’ sufficiente richiederla tramite dichiarazione.
– fatturando spesso ai clienti in regime di reverse charge per lavori si subappalto edile e acquistando materiale in iva ordinaria abbiamo maturato un cospicuo credito iva, vorremmo sapere quale causale di rimborso inserire nel quadro vx 3
grazie