Qual è il segreto di questo relatore? Bellace si presenta al pubblico con un duplice ruolo; due professioni diametralmente opposte, che nel suo caso si amalgamano in modo perfetto: neuropsicologo clinico e cabarettista.
Come si coniugano queste due parti, e cosa promuove Bellace nei suoi seminari? L’idea di partenza è semplice ed apparentemente scontata: ridere fa bene al fisico e alla mente. Ovviamente c’è di più: la risata induce a provare sensazioni molto simili a quelle che si potrebbero sentire dopo aver assunto una sostanza eccitante; in altre parole, è possibile “sballare” facendoci qualche grassa risata.
Il titolo del suo seminario “natural highs“ (sballo naturale) ha l’obiettivo di offrire questa semplice, immediata, nonché economica alternativa agli stupefacenti, supportandola con dati scientifici.
Bellace, attingendo alla sua esperienza di neuropsicologo, sostiene che quando si percepisce qualcosa come divertente, il centro della gratificazione che si aziona nel cervello è lo stesso attivato dalle sostanze stupefacenti. La buona notizia è che, mentre le sostanze sintetiche forzano il cervello a rilasciare un neurotrasmettitore denominato dopammina, causando progressivamente una ridotta capacità di produrla in modo naturale, la risata non ha effetti collaterali negativi.
Dal punto di vista aziendale, Bellace patrocina la tesi secondo cui quando si ride e si rilascia la dopammina, si gratifica il cervello, creando un senso di euforia e giocando un ruolo fondamentale nel mantenere la propria motivazione sul lavoro.
Dove si inserisce il cabarettista che è in Bellace? Ecco le sue parole: “Sono un neuropsicologo ed un cabarettista, e so che è una combinazione bizzarra. Ricevo spesso telefonate da qualcuno che dice: abbiamo bisogno di uno psicologo che sia divertente, e sembra che tu sia l’unico.
E so anche che quando il pubblico ride, significa che mi sta ascoltando”.
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