20 Luglio 2018

Ritenute d’acconto scomputabili anche se non certificate

di Luca Caramaschi
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Ogni anno, in occasione della compilazione delle dichiarazioni dei redditi ci si imbatte spesso nella situazione per cui un contribuente, che nel corso del periodo d’imposta oggetto di dichiarazione si è visto “incidere” da ritenute operate a titolo di acconto, non riesca ad ottenere la rispettiva certificazione dal proprio sostituto d’imposta (o meglio, da colui che, dopo aver trattenuto la somma corrispondente all’importo della ritenuta, avrebbe dovuto versarla all’Erario, provvedendo successivamente all’inoltro telematico della Certificazione Unica all’Agenzia delle Entrate inviandone copia al proprio sostituito).

Oltre a casi nei quali chi ha operato la ritenuta, oltre a non averla versata, non ha nemmeno trasmesso telematicamente all’Agenzia la predetta certificazione unica (CU), vi sono anche situazioni, che potremmo definire “intermedie”, nelle quali il sostituto d’imposta, che comunque non ha versato la ritenuta, ha trasmesso telematicamente la CU, inviandone copia al sostituito.

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