14 Febbraio 2018

Il ruolo dei comuni nell’individuazione della residenza fiscale

di Marco Bargagli
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Come noto l’articolo 2, comma 2, Tuir prevede che: “ai fini delle imposte sui redditi si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo d’imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del Codice civile”.

Di conseguenza la persona fisica che, per la maggior parte del periodo d’imposta (convenzionalmente 183 giorni), è stata iscritta all’anagrafe dei cittadini residenti (requisito formale), ossia ha stabilito il proprio domicilio o la propria residenza sul territorio nazionale (requisiti sostanziali alternativi) sarà considerata residente in Italia, dove sarà tenuta a pagare le tasse per i redditi ovunque prodotti nel mondo, in base al c.d. worldwide principle.

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