Schede di lavoro del revisore sul monitoraggio della continuità aziendale
di Luca Dal PratoConsiderate le crescenti responsabilità attribuite dalla giurisprudenza (in merito richiamiamo le recenti sentenze del Tribunale di Milano n. 1323 e 2043 del 2017), il rispetto del requisito della continuità aziendale è oggi un tema oggetto di particolare attenzione da parte degli organi di controllo sociale.
Al fine di supportare gli organi di controllo in questa particolare fase di verifica il Consiglio Nazionale, nel luglio 2016, ha pubblicato le “Linee Guida per il Sindaco-Revisore alla luce degli ISA Italia” che, tra l’altro, contengono due schede particolarmente interessanti: l’Allegato 1 “Questionario relativo all’identificazione, comprensione e valutazione degli elementi di criticità sulla continuità aziendale” e l’Allegato 2 “Programma di lavoro relativo a procedure aggiuntive in presenza di dubbi significativi sulla continuità aziendale”.
Più recentemente, invece, la Commissione controllo societario dell’ODCEC di Milano ha pubblicato il Quaderno n. 71 “Il monitoraggio continuativo del presupposto di continuità aziendale e la segnalazione tempestiva dello stato di crisi da arte degli organi di vigilanza e controllo societario – Guida in materia di sistemi di allerta preventiva” in cui si propone un interessante approfondimento in merito al monitoraggio della continuità aziendale. Il Quaderno, liberamente scaricabile da questo link, riporta un elenco non esaustivo dei principali indicatori di anomalie rilevanti, la cui presenza, ripetuta e concomitante, deve indurre l’organo di controllo ad attivare, senza indugio, la procedura di allerta interna.
Oltre al documento, è possibile scaricare due utili carte di lavoro per la revisione: la “scheda di rilevazione delle anomalie rilevanti” (file pdf) e “il modello di adeguata verifica – versione 3.0” (file excel). Quest’ultimo documento, in particolare, fornisce un profilo del rischio aziendale attraverso il c.d. early warning, modello basato sul monitoraggio di diversi fattori tra cui pagamenti, rapporti con soggetti finanziari e controparti negoziali e anomalie gestionali.
Altrettanto interessante risulta l’Appendice B (c.d. Information request list) relativa alla documentazione da ottenere dagli organi di Amministrazione e Direzione. Si segnala che il primo documento della lista è la dichiarazione c.d. Management Representation Letter, ex articoli 1227 e 2409 cod. civ., in cui riconoscere la responsabilità riguardo la completezza, autenticità e attendibilità della documentazione messa a disposizione. Il Quaderno riporta un esempio di tale lettera nell’Appendice C.
Il Quaderno richiama inoltre il principio ISA Italia 570. In particolare, nel paragrafo 3.3.2 del Quaderno, rubricato “Le attività svolte dal revisore legale con riferimento al requisito della continuità aziendale”, si fa riferimento ad un elenco piuttosto articolato di indicatori di tipo finanziario, gestionale e di altra natura che possono essere utilizzati per monitorare il requisito della continuità aziendale.
In sintesi, all’interno del processo di verifica della sussistenza del requisito della continuità aziendale pare opportuno utilizzare le indicazioni contenute nelle “Linee Guida per il Sindaco-Revisore alla luce degli ISA Italia” e nel Quaderno n. 71; in particolare:
- per le Linee Guida per il Sindaco-Revisore alla luce degli ISA Italia:
- l’Allegato 1 “Questionario relativo all’identificazione, comprensione e valutazione degli elementi di criticità sulla continuità aziendale”;
- l’Allegato 2 “Programma di lavoro relativo a procedure aggiuntive in presenza di dubbi significativi sulla continuità aziendale” (Linee Guida);
- per il Quaderno n. 71:
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- la scheda di rilevazione delle anomalie rilevanti;
- il modello di adeguata verifica – versione 3.0;
- l’Appendice B (Information request list);
- gli indicatori elencati nel paragrafo 3.3.2 del Quaderno n. 71.