14 Settembre 2019

Sì alla cedolare secca con canone locatizio variabile in base al fatturato

di Angelo Ginex
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La scheda di FISCOPRATICO

La previsione contrattuale che fa dipendere la quota variabile del canone di locazione dal fatturato del conduttore non costituisce un’ipotesi di aggiornamento ma una mera modalità di determinazione dello stesso, con la conseguenza che essa non è di ostacolo all’assoggettamento del contratto stesso al regime della cedolare secca. È questo il chiarimento offerto dall’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello n. 340 del 23 agosto 2019.

Nel caso di specie, la contribuente istante rappresentava di avere intenzione di acquistare un negozio (iscritto in catasto con categoria C/1 e con superficie inferiore a 600 mq), che avrebbe successivamente locato alla società Beta con un contratto di locazione per immobile commerciale della durata di anni 6+6, prevedendo un canone di locazione costituito da due componenti:

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