19 Febbraio 2025

Soglia di fallibilità: dei crediti prescritti non si tiene conto ai fini del superamento

di Maurizio Stella
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La verifica del superamento della soglia dei limiti dimensionali, ai fini della sussistenza o meno dei requisiti di fallibilità dell’imprenditore, comporta un’attenta disamina delle singole voci previste dalla legge. Nel tempo, la giurisprudenza ha affrontato e risolto questioni attinenti alla rilevanza di eventuali poste non inserite in bilancio, ovvero, non correttamente apposte. I giudici di legittimità hanno da ultimo precisato che, ai fini della verifica del superamento della soglia dimensionale concernente l’ammontare dei debiti del fallendo, possono essere espunti i debiti ormai prescritti, onde evitare l’apertura di procedure sostanzialmente inutili perché con passivo modesto.

 

Premessa

Con l’ordinanza n. 29008/2024, la Corte di Cassazione si è pronunciata sulla valutazione della complessiva esposizione debitoria dell’impresa, in caso di crediti prescritti, ai fini del superamento della soglia di fallibilità.

Va ricordato che l’articolo 1, comma 2, L.F., disponeva che non erano soggetti alle disposizioni sul fallimento e sul concordato preventivo gli imprenditori che dimostravano il possesso congiunto dei seguenti requisiti:

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