Spesometro: proroga al fotofinish
di Sergio Pellegrino
Era davvero necessario? La domanda ci è sorta spontanea nel momento in cui abbiamo letto il “criptico” comunicato stampa con il quale l’Agenzia delle entrate, a due giorni lavorativi dalla scadenza prevista per lo spesometro, un adempimento già più volte prorogato, ha varato una nuova proroga … anche se camuffata.
Sin da quando sul sito dell’Agenzia, lo scorso 10 ottobre, erano apparsi il modello e le istruzioni, a tutti era apparso utopistico che in un mese si riuscisse a far fronte ad un adempimento di questa portata, con la necessità di implementare i software e di chiarire i molti dubbi sulla compilazione.
Da più parti si è invocata una proroga, ma l’Agenzia è stata sorda a questi richiami, andando avanti come se nulla fosse e lasciando intendere che non ci sarebbe stato un nuovo rinvio.
Nel frattempo negli studi ci siamo dannati per cercare di far fronte, comunque ed in qualche modo, all’adempimento, pensando però che non è giusto lavorare in questo modo e che soprattutto non ha senso, perché è mortificante e non porta ad alcun risultato, per nessuno.
Alla fine, quando ormai il lavoro è stato fatto e pensi che la proroga, che ancora qualcuno chiede, suonerebbe quasi come una beffa, la proroga infatti non arriva, ma un comunicato stampa dell’Agenzia ci dice anzi che le scadenze per lo spesometro 2012 restano invariate al 12 e 21 novembre … salvo poi aggiungere che il tempo a disposizione per comunicare i dati si allunga perché Entratel sarà pronto ad accoglierle fino al 31 gennaio prossimo …
Ma si può? Fare all’ultimo momento una proroga che tutti chiedevano da tempo e non avere neppure il coraggio di chiamarla proroga.
La stessa logica è stata applicata anche per il Sid (sistema interscambio dati), il canale dedicato alla ricezione delle informazioni riguardanti i dati dei saldi e delle movimentazioni dei rapporti finanziari.
Con un provvedimento del direttore dell’Agenzia è stato poi previsto che slittano al 31 gennaio 2014 anche le comunicazioni degli operatori finanziari che devono trasmettere i dati delle operazioni rilevanti ai fini Iva, di importo non inferiore a 3.600 euro, relative al periodo 6 luglio – 31 dicembre 2011, in cui l’acquirente è un consumatore finale che ha pagato con moneta elettronica.
La proroga si sarebbe resa necessaria in considerazione del fatto che il canale telematico Entratel, nei prossimi giorni, sarà interessato dal transito di molteplici flussi relativi anche ad altri adempimenti, e, dall’altro, per consentire agli obbligati di mettere a punto il software necessario all’invio dei dati “in funzione della nuova struttura delle informazioni”.
Cosa aggiungere, se non che il quadro si fa sempre più sconfortante e che lavorare in questo Paese è sempre più difficile.
Si impone una seria riflessione da parte dei vertici dell’Agenzia, perché non ha senso parlare continuamente di semplificazioni, salvo poi rendere tutto più complicato, anche quando non appare affatto necessario.
E all’orizzonte ci sono le comunicazioni dei beni ai soci e dei finanziamenti, la cui scadenza è fissata al prossimo 12 dicembre. Se deve essere proroga, pardon apertura prolungata di Entratel, sommessamente chiediamo di saperlo subito … non vorremmo tra un mese essere nelle stesse condizioni di oggi.