Spesometro: il termine per l’invio slitta al 16 ottobre
di Alessandro BonuzziCon il comunicato stampa n. 163 di ieri il Ministero dell’economia e delle finanze ha annunciato l’ennesima proroga del termine per effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati delle fatture emesse e ricevute relative al primo semestre del 2017.
La nuova scadenza, fissata al prossimo 16 ottobre, è prevista da un apposito DPCM, emanato su proposta del ministro Pier Carlo Padoan, il quale ha firmato il provvedimento nella giornata di ieri.
In pratica, per procedere all’invio dello spesometro, si avranno 11 giorni in più, atteso che l’Agenzia, con il comunicato dello scorso 25 settembre, aveva fatto slittare il termine del 28 settembre a oggi, 5 ottobre.
È stata, quindi, accolta la richiesta di ulteriore rinvio avanzata da parte di professionisti e imprese per le difficoltà riscontrate al momento della trasmissione telematica dei documenti fiscali. Difficoltà che sono derivate, sia dalla incapacità del sistema di gestire l’ingorgo dei dati inviati nei momenti di picco (tra la fine di settembre e questi ultimi giorni sono state inviate al Fisco oltre un miliardo e seicento milioni di fatture), sia dalla sospensione della trasmissione della comunicazione a causa dei noti problemi di privacy.
Occorre, tuttavia, evidenziare che il comunicato di ieri del MEF non interviene sull’aspetto sanzionatorio. Al riguardo, si ricorda che il comunicato stampa dell’Agenzia dello scorso 25 settembre, oltre a annunciare la proroga dell’adempimento, aveva affermato che, laddove fossero state riscontrate obiettive difficoltà per i contribuenti, “a discrezione degli uffici dell’Agenzia potranno essere disapplicate le sanzioni:
- per meri errori materiali e/o
- nel caso in cui l’adempimento sia stato effettuato dopo il 5 ottobre, ma entro i 15 giorni dall’originaria scadenza”.
Ora sul tema si aprono due questioni. La prima riguarda il fatto che, anche volendo intendere come originaria scadenza il 28 settembre, l’ultraperiodo utile per la disapplicazione delle sanzioni, esaurendosi il 13 ottobre (28 settembre + 15 giorni), scade prima della nuova scadenza fissata al 16 ottobre.
Il secondo aspetto è relativo alla discrezionalità: è evidente che lasciare ai singoli uffici dell’Agenzia la valutazione sulla non applicazione delle sanzioni – “per meri errori materiali” – rischia di generare spiacevoli disparità di trattamento.