14 Ottobre 2016

Spetta al Fisco provare la distribuzione di utili occulti

di Luigi Ferrajoli
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L’operare della presunzione di origine giurisprudenziale dell’imputazione ai soci degli utili extracontabili accertati a seguito di accertamento effettuato nei confronti di società di capitali a ristretta base proprietaria non esclude che sia onere dell’Ufficio fornire la prova dell’effettiva distribuzione dei dividendi quale fatto costitutivo della pretesa evasione del socio ai sensi dell’articolo 2697 cod. civ..

Tale principio è stato enunciato dalla CTP di Sondrio nella sentenza n. 89 del 3 maggio 2016, nella quale i giudici hanno affermato che non esiste alcuna norma che preveda la diretta ed automatica imputazione dell’utile delle società di capitali (salvo il caso di opzione per il regime di trasparenza) ai soci, come invece previsto per le società di persone dall’articolo 5 del Tuir, né esiste alcuna norma che preveda che il reddito delle società di capitali possa o debba presumersi distribuito ai soci, con la conseguenza che l’onere della prova circa il maggior reddito percepito incombe sull’Ufficio.

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