14 Settembre 2018

Sport dilettantistico e proventi da attività connesse

di Luca Caramaschi
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Tra i diversi aspetti analizzati dalla corposa circolare 18/E/2018 di particolare rilievo appaiono le precisazioni fornite dall’Agenzia delle entrate in merito al trattamento dei proventi derivanti dallo svolgimento di attività commerciali connesse agli scopi istituzionali.

Si tratta dell’agevolazione contemplata dall’articolo 25, comma 2, lett. a), L. 133/1999, secondo la quale non concorrono alla formazione del reddito imponibile delle associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro (e delle società di capitali sportive dilettantistiche, come confermato dalla stessa Agenzia al paragrafo 3.3 della circolare 21/E/2003) che hanno optato per il regime di favore di cui alla L. 398/1991 (oltre che alle associazioni pro loco), per un numero di eventi complessivamente non superiore a due per anno e per un importo complessivamente non superiore a 51.645,69 euro, i proventi realizzati “nello svolgimento di attività commerciali connesse agli scopi istituzionali”.

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