17 Novembre 2016

La stabile organizzazione “consolidante” di una fiscal unit

di Fabio Landuzzi
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Il D.Lgs. 147/2015 (il cd. “decreto internazionalizzazione”), all’articolo 6, ha introdotto rilevanti cambiamenti nella disciplina del consolidato fiscale mediante diverse modifiche apportate agli articoli 117 e 120 del Tuir. Alcuni di questi cambiamenti interessano in modo significativo anche la posizione della stabile organizzazione in Italia di soggetti esteri.

Occorre dapprima ricordare che nell’assetto normativo in vigore antecedentemente alle novità introdotte dal decreto internazionalizzazione – le quali hanno effetto dai periodi d’imposta in corso alla data del 7 ottobre 2015 – la stabile organizzazione di un soggetto non residente in Italia poteva assumere solo la funzione di consolidante nell’ambito di una fiscal unit con altre società italiane, e nel suo patrimonio doveva includere le partecipazioni di controllo nelle imprese consolidate. Il decreto internazionalizzazione, come noto e come già si è avuto di commentare, è intervenuto significativamente sulla disciplina della stabile organizzazione cancellando la portata del precedente principio della attrattività della stessa, che ne governava in modo immanente il funzionamento.

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La stabile organizzazione e gli sviluppi di prassi e giurisprudenziali
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