1 Dicembre 2014

Stop alle sponsorizzazioni “lontane” dall’azienda

di Maurizio Tozzi – Comitato Scientifico Master Breve 365
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La sentenza n. 25100 della Corte di Cassazione, depositata in cancelleria il 26 novembre 2014, affronta in maniera dettagliata, peraltro richiamando altri precedenti giurisprudenziali, due tematiche molto delicate e diffuse:

  1. La validità della ricostruzione della percentuale di ricarico ancorata ai dati emergenti dalla contabilità del contribuente, soprattutto se determinata in larga parte mediante l’applicazione di una media ponderata riferita ad un campione significativo dei prodotti dell’azienda;
  2. L’indeducibilità del costo sostenuto per una sponsorizzazione di fatto “non inerente” all’attività aziendale, in quanto effettuata a vantaggio di una attività sportiva (nel caso, autovetture impegnate in corse di racing), con “visibilità” del marchio in zone geografiche estere (come la Croazia e l’Austria), del tutto distanti dall’ambito commerciale dell’azienda, limitato alle province di Bergamo e Brescia.

Per quanto concerne la ricostruzione della percentuale di ricarico è anzitutto possibile fare un parallelo della decisione in commento con quanto rappresentato nella sentenza n. 25093 della medesima Corte di Cassazione depositata in pari data. In tale giudicato, la Suprema Corte ha bocciato la ricostruzione dei ricavi conseguiti da un ristorante sulla base del c.d. “caffettometro”, ossia il numero dei caffè serviti alla clientela. Si intuisce dalla motivazione che secondo l’organo giudicante non è contestabile la valutazione del giudice della CTR, secondo cui nel caso specifico il presunto impiego del caffè non rappresenta una presunzione grave, precisa e concordante atta a sostenere l’avviso di accertamento. Il richiamo di detta sentenza permette di evidenziare che quando la ricostruzione è aleatoria (nel caso di specie, tra l’altro, l’amministrazione finanziaria non aveva compiutamente dimostrato l’impiego del caffè e soprattutto non aveva considerato che nell’ambito della ristorazione lo stesso è a volte offerto a fine pasto, è sicuramente destinato all’autoconsumo ed è impiegato per la realizzazione di dolci e altri prodotti), l’accertamento è destinato a sgonfiarsi.

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