23 Marzo 2018

Studi di settore compatibili con la normativa Iva comunitaria

di Marco Peirolo
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Le disposizioni della Direttiva n. 2006/112/CE e i princìpi che disciplinano il sistema dell’Iva non ostano ad una normativa nazionale, come quella italiana, che consente all’Amministrazione finanziaria di accertare l’Iva dovuta da un soggetto passivo, che si presume non aver dichiarato la totalità dell’imposta, mediante un metodo induttivo basato su studi di settore che stimano i probabili ricavi di determinate categorie di contribuenti.

In questo senso si è espresso l’Avvocato generale presso la Corte di giustizia UE nelle conclusioni presentate il 22 marzo 2018 in merito alla causa C-648/16 (Fontana).

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